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La famiglia Tomaino si racconta

La famiglia Tomaino si racconta

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Oggi parliamo con Paolo e Marzia Tomaino, una meravigliosa famiglia piemontese.
Da quanto tempo siete insieme voi due?

La nostra avventura con Anfn inizia nel 2007 con la nascita di Alessandro nostro
figlio numero 4, ma siamo sposati dal 1998 e i figli li abbiamo accolti senza sapere che
saremmo diventati una famiglia numerosa. Ricordiamo perfettamente da una
parte la felicità per l’arrivo di un figlio, subito accompagnata da una angoscia sul futuro,  poi superata…dopo qualche mese…

Eh si, l’angoscia per il futuro, probabilmente data anche dal fatto di non conoscere altre famiglie con tanti figli… e di essere additati come quelli “strani”…

Certo con l’arrivo del quarto, così navigando su internet scopriamo di essere famiglia numerosa, di entrare in una lobby fortunata.  Ovvero scoprire che siamo una famiglia, una bella famiglia con tanti figli, uguali a tante famiglie con meno figli….ma diversi da loro.
Siamo fuori di testa? Ma diversi da loro!

– Bello il riferimento alla canzone presentata a Sanremo dai Manneskin, effettivamente ci si sente un pò cosi, ma come siete arrivati al primo incontro con Anfn ?  

La curiosità aumenta e scopriamo che esiste una associazione di famiglie numerose.
Capiamo immediatamente che è il nostro mondo.  Non conosciamo nessuna famiglia numerosa dove abitiamo, nel torinese. Ci iscriviamo. La prima occasione di incontro è a Lignano Sabbiadoro per un evento legato all’inno dell’associazione dove scriviamo un pezzo, Un posto in più

In quell’occasione le voci che sentivo per telefono si trasformano in uomini e donne, come se ci fossimo da sempre conosciuti con una amicizia che dura tutt’ora. Conosco Mario che saluto prima di andare via, con una stretta di mano….che in realtà si trasforma in un abbraccio….che mi fa pensare lungo tutto il viaggio di ritorno.  E siamo ancora qui….

– Hai sintetizzato egregiamente cosa ha rappresentato per voi entrare in associazione, voci con cui si entra subito in empatia che alla prima occasione diventano volti, uomini e donne veri con un’esperienza che ci lega…

Certo, poi partecipando ai primi incontri nel torinese ci siamo resi disponibili a dare una mano come famiglia delegata, come rappresentanti del nostro territorio,  collaborando con “Test Positivo” con una piccola rubrica, e come per magia ecco che anche nel nostro territorio  scopriamo  l’esistenza di tante famiglie numerose, tante storie e tante amicizie. Facendo da riferimento in zona per un primo Gaf  (gruppo di acquisto familiare) facciamo un bel servizio su acquisto pannolini, lista scolastica, biscotti…Poi iniziamo con qualche convenzione territoriale.
E intanto la famiglia aumenta…fino a 6 figli. Poi conosciamo il mondo dell’affido e dell’adozione e anche in questo ambito scopriamo che Anfn ha un progetto in corso  che un po’ per volta ci coinvolge portandoci a rappresentare Anfn al Tavolo nazionale affido.

– Vi siete quindi subito attivati per dare una mano, nel concreto con il gruppo di acquisto e anche a livello politico con il Tavolo Nazionale Affido..

Si, scopriamo quanto non sia semplice portare avanti le nostre richieste in ambito familiare pur se a parole sempre condivise da qualsiasi schieramento politico con cui si parla.. Soprattutto nei periodi caldi delle elezioni veniamo spesso contattati per interviste dove senza mai piangerci addosso mettiamo in evidenza la bellezza e le difficoltà delle nostre famiglie. Verifichiamo giornalmente sulla nostra pelle le iniquità che riguardano le famiglie numerose.
Certo che quando ci siamo iscritti eravamo forse più spensierati, i bambini erano piccoli.  Con il tempo abbiamo avuto l’onore di far parte del consiglio direttivo di Anfn portando la nostra voglia di esserci e di fare. Ricordiamo tutti gli incontri in giro per l’Italia, lo spettacolo musicale a Roma. Sapere di aver lasciato un piccolo segno in Anfn fa sempre piacere.
Poi coerenti con la nostra filosofia del ricambio generazionale abbiamo passato il testimone a famiglie nuove, ma facendo sempre da appoggio come famiglia delegata.

– Una famiglia che non guarda a se stessa, ma al sistema di famiglie che la circonda e ne favorisce lo sviluppo, e cosa è cambiato in tutti questi anni?

Certo i tempi sono molto cambiati, le famiglie numerose sono sempre di meno, i figli ahimè sono sempre di meno. La pandemia un disastro sociale, ma anche la possibilità di conoscere nuove famiglie on line e poi la bellezza di incontrarsi di persona e trasformare quelle immagini in uomini e donne, come se ci fossimo da sempre conosciuti con una amicizia che dura tutt’ora…Esattamente come l’inizio della nostra avventura in Anfn.

– Bello notare la ricerca del positivo anche nei momenti più duri, il tempo della pandemia ha segnato tanti, ma è stato anche momento intenso di ricerca di altre modalità di comunicazione e di frequentazione.

Si è un’amicizia che dura ancora.

– Cosa pensate sia utile fare per sostenere le nuove generazioni nel scegliere la vita?

Anfn deve portare avanti con forza ed amplificare il fatto che la mancanza di figli è dal punto di vista economico sociale un decadimento senza fine. Mi rendo conto che a livello nazionale in Italia scelte decise in questo ambito non ci sono e non ci sono state. Solo una maggiore fiducia verso il futuro, una maggiore tranquillità di welfare chiaro e stabile per le future coppie, future famiglie, può fare da incentivo per una rinascita demografica.
Sono passati 20 anni ma sembra un secolo. Un altro mondo e Anfn sarà una opportunità ed un grande riferimento per le nuove generazioni se saprà interpretare le loro esigenze. Sai questa è…è la storia di famiglie numerose…

 – Grazie a Paolo e Marzia con i loro figli

Giorgio Elisabetta Daniele Alessandro Stefano Edoardo,  An, Em,  Em,  Ca, Do,  Gi,  Gi,  Re,   …..to be continued…, perché la famiglia numerosa che diventa affidataria, non finisce mai di accogliere…

Alfio Spitaleri

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