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I 200 euro. Il bonus, i figli e il disastro che non...

I 200 euro. Il bonus, i figli e il disastro che non vogliamo vedere

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La guerra si fa sentire anche sulle bollette degli italiani. E per alleviare il peso dei rincari il governo ha deciso di elargire, una tantum, un bonus da 200 euro a tutte le persone con un reddito inferiore a 35mila euro lordi. Il contributo andrà a dipendenti, autonomi, pensionati, disoccupati, percettori del reddito di cittadinanza, stagionali.

L’unica condizione è non guadagnare all’incirca più di 2.000 euro netti al mese. Non importa se si è soli, se si vive in due, se si abita in contesti in cui gli appartamenti costano come i box nelle aree metropolitane, o se si hanno più figli a carico e si guadagna poco più del limite. In Italia riusciamo a essere empatici con tutte le categorie, tranne che con le famiglie con bambini, che normalmente, da un punto di vista energetico, devono fare più lavatrici di un single e consumano più gas per cucinare di un pensionato. Quello di fissare soglie di reddito a prescindere da un’analisi fondata sulla realtà è un antico vizio nostrano.

Continua leggere l’articolo su avvenire.it di Massimo Calvi