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kids si, kids no: “il mondo sta andando in un’altra direzione….”

kids si, kids no: “il mondo sta andando in un’altra direzione….”

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Non se ne può più. Il mondo sta andando in un’altra direzione, per noi famiglie numerose si prospetta un futuro di emarginazione che forse non ci immaginiamo nemmeno…tutto è contro…
Parliamo per esempio delle feste di compleanno degli amici (ovviamente figli unici o quasi) dei nostri figli: salette e o centri sportivi più o meno alla moda affittati a chilometri di distanza dal quartiere di residenza, spesso in giornate ed orari improponibili, mobilitando un’intera famiglia a stare nei dintorni per ore con gli altri pargoli urlanti ed insofferenti al seguito, magari sotto la pioggia (come ci è capitato ieri), aspettando di poter riportare a casa i figli invitati…Amici che organizzano gite, viaggi e soggiorni assolutamente inaccettabili per chi ha più di 3 figli sia per questioni economiche sia gestionali, senza rendersi minimamente conto che se si declina l’invito non è per una sorta di snobismo alla rovescia (pure questo mi è toccato sentire).
Così automaticamente si innesta un meccanismo di autoesclusione di cui noi solo siamo responsabili agli occhi altrui. Sento mamme dire che il loro figlio/a “è cittadino europeo” quindi bisogna visitare almeno una capitale europea all’anno, magari rubacchiando qualche giorno alla scuola durante l’anno scolastico. Senza contare poi le varie settimane bianche, verdi o azzurre che dir si voglia. Se non le fai sei quantomeno strano…ma mi chiedo: dove è scritto che è obbligatorio andare via quando non si va scuola e/o non si lavora?
Personalmente sono sempre più convinta che chi vive con l’unico obiettivo del prossimo viaggio abbia una quotidianità a dir poco sconsolata e sconfortante, in una rincorsa disperata di una felicità che non trova da nessuna parte…senza contare il dispendio di soldi, tempo, energie che tutti questi continui spostamenti richiedono e non ultimo l’inquinamento che si produce…
Ma ormai questo modus vivendi è diventato imperante anche in ambienti in cui ti aspetteresti altro: parlo dei campi e ritiri organizzati dalla parrocchia o da altre organizzazioni cattoliche previsti nel cammino dei gruppi di catechismo e postcresima dei nostri figli, che costano 70 euro a notte, senza possibilità di sconto se va anche un fratello!! Durante “Estate ragazzi” in parrocchia, ogni settimana è prevista la gita. Perchè bisogna fare la gita? ho chiesto. Molti genitori non fanno andare i propri figli perchè magari il bimbo è piccolo e non si fidano della sorveglianza, inoltre per chi come me ne ha 3 che frequentano, la spesa diventa eccessiva…date la possibilità ai bambini anche di non andare, ho detto, lasciando qualche animatore in parrocchia quel giorno…Mi hanno risposto che la gita la fanno tutti, se la fai mostri di essere propositivo e di trovare iniziative divertenti, che i genitori vogliono per i loro figli (??). E cosa dire dei pellegrinaggi e viaggi continuamente proposti dalle nostre parrocchie ai parrocchiani? Ovviamente solo per quelli ricchi, soli, senza bimbi e/o anziani e ammalati da accudire…
famiglia Vannini