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Almeno quattro figli

Almeno quattro figli

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ARTICOLO SU SIR N. 31 DI GIOVEDI’ 24 APRILE 2008
Anfn: “quelli che moltiplicano libri, quaderni, letti e tasse scolastiche…”

Un’ottantina di famiglie si danno appuntamento, dal 25 al 27 aprile, a Lignano Sabbiadoro (Udine) per il quarto Congresso dei coordinatori dell’Associazione nazionale famiglie numerose (Anfn). Passata nel giro di meno di tre anni da 600 nuclei familiari iscritti agli attuali 6000, l’associazione è chiamata ad affrontare il sempre maggiore impegno organizzativo, tenendo in considerazione il cambio dei vertici previsto per il prossimo agosto. In Italia le famiglie con quattro o più figli sono 189 mila, quindi meno dell’1% del totale. Qui di seguito alcuni dati sull’associazione e le dichiarazioni del presidente nazionale Mario Sberna.

Come si presentano. “Chi siamo? Abbiamo almeno quattro figli, tra naturali, adottivi o affidati. Siamo quelli che non hanno la Cinquecento, perché non ci staremmo tutti; quelli che moltiplicano seggiolini per auto, letti a castello, tricicli e biciclette, tasse scolastiche, libri, quaderni, regali di Natale e compleanno; quelli che non vengono invitati spesso a cena dagli amici, perché in casa degli amici tutti non ci staremmo; quelli che la congiuntivite e l’influenza ce la passiamo l’un l’altro e dura due mesi; quelli che non possono andare coi figli al cinema perché costa parecchio occupare due file intere della sala”: questi i pensieri di presentazione delle “famiglie numerose” che hanno cominciato dal 2005 a farsi sentire sul piano pubblico, chiedendo incontri a politici, governanti, parlamentari, amministratori locali. Al congresso di Lignano di questi giorni affronteranno questioni pratiche ed organizzative, insieme a questioni di “immagine” quali la scelta dei loghi per i futuri appuntamenti, dell’inno ecc. “Ma soprattutto – spiega il presidente nazionale Mario Sberna – vogliamo ripartire con una forte iniziativa propositiva sul futuro del paese cioè i bambini, grazie anche al documento presentato da Cino Tortorella a tutela dei bambini. E sarà proprio Cino Tortorella a presentare nella serata di sabato 26 aprile lo spettacolo musicale confezionato con i brani in gara per diventare l’inno delle famiglie numerose, cantati dal cantautore Daniele Reggiani che a sua volta presenterà composizioni inedite sul tema della famiglia”.

Aprirsi con fiducia al futuro. Le “famiglie numerose” quindi vogliono essere propositive sul piano pubblico, sociale e politico e fare anche “cultura”, nel senso di orientare in favore della vita. Ne è esempio l’altra iniziativa promossa con il presentatore Cino Tortorella, con il quale durante il congresso si farà partire il cosiddetto ‘Anno della Cicogna’, “un progetto – spiega il presidente Sberna – per invitare le giovani coppie a prendere con coraggio la dimensione della vita e quindi ad aprirsi con fiducia all’arrivo di figli”. Considerato che all’associazione aderisce una larga maggioranza di famiglie cattoliche, non mancherà un momento di preghiera e meditazione insieme al vescovo mons. Alfredo Battisti, che celebrerà la messa domenicale. Si rifletterà anche sulle iniziative dell’associazione “Meter” di don Di Noto in favore dei bambini vittime di violenza.

I valori delle “famiglie numerose”. L’impianto dei valori delle “famiglie numerose” è descritto, in maniera sintetica, nel sito internet (www.famiglienumerose.org) che, come spiega Sberna, “vuole costituire uno strumento di contatto tra gli aderenti oltre che di presentazione della nostra realtà”. Si parla di “eterosessualità in quanto “Uomo e donna li creò” dice la Bibbia; di matrimonio come atto di nascita della famiglia e reciproco impegno di fronte alla società; di accettazione reciproca come capacità di vedere il coniuge non come qualcuno che limita il rapporto ma che lo valorizza e lo rende unico e completo; di adesione spirituale come ricerca della Verità e di quei valori sui quali orientare le proprie azioni per realizzare un progetto di vita comune; di condivisione come capacità di mettere in comune tutti gli aspetti della vita per realizzare l’unione tra i componenti della famiglia; di amore coniugale come capacità di donare se stessi all’altro/a in piena libertà, senza costrizioni economiche o sociali; di fedeltà come esclusività e unicità del rapporto coniugale; di indissolubilità come segno indelebile dell’amore nella vita dei coniugi; di fecondità come apertura alla vita e realizzazione dell’amore coniugale non fine a se stesso; di impegno perché l’amore non può mai essere dato per scontato; per esistere ha bisogno di essere alimentato perché l’amore non è già fatto, si fa”. Questi sono i valori fondanti delle “famiglie numerose” che – dice il presidente Sberna – “dovrebbero essere comunque alla base di tutte le famiglie in quanto valori universali di apertura all’amore e alla vita”.