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VITA: DIGNITA’ NON NEGOZIABILE

VITA: DIGNITA’ NON NEGOZIABILE

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Questa esperienza ci viene inviata da una famiglia di nostri soci.
Emanuela
Trieste

ciao a tutti sono Gabriele
e volevo condividere con voi ciò che ci sta accadendo;
queste sono le parole di mia moglie :

“Sono una mamma di cinque figli e sono in attesa del sesto che nascerà a giorni, purtroppo però dall’ ecografia del terzo mese i medici hanno diagnosticato al bambino una malformazione incompatibile con la vita (acrania e anencefalia). La proposta dei dottori era quella di abortire visto che comunque il bambino sarebbe morto, se non durante la gravidanza, sicuramente durante il travaglio o pochissimo tempo dopo il parto (un minuto, un giorno … chissà).

Per il mondo bisogna evitare ogni sofferenza, a tutti i costi (una gravidanza e un parto ritenuti inutili quando, con un “semplice” raschiamento, si poteva risolvere tutto), anche a costo di uccidere il proprio bambino, ma il mondo non si rende conto che la vera sofferenza è non fare la volontà di Dio.

Io mi sono detta che se Dio mi aveva donato questo bambino con questa malformazione, non sarei stata sicuramente io ad ucciderlo ma Lui l’ avrebbe chiamato a Sé al momento più opportuno.

Da quel giorno poteva iniziare la mia croce, ma Dio l’ ha resa gloriosa e mi ha accompagnata fino ad oggi (assieme a mio marito e ai nostri figli, il più grande ha undici anni) facendomi vedere che il giogo portato con Lui diventa veramente soave.

Io ringrazio Dio di avermi donato Emmanuele, con la sua malformazione, lo ringrazio di aver scelto proprio me per portare questa croce così che, in questi ultimi sei mesi di attesa, l’ ho pregato molto di più, ho sentito la presenza viva dello Spirito Santo Consolatore nei momenti di sconforto, ho sentito vicine tantissime persone che hanno dato la loro disponibilità a pregare per noi e le ringrazio, ho gustato tutte le grazie che Dio mi ha dato e mi sta dando in questo periodo, la prima è quella di riuscire ad abbracciare questa croce senza cadere nella depressione riuscendo a vedere i fatti sotto un’ altra luce e senza dubitare mai che c’ è Dio dietro a tutta questa storia.

Fra qualche giorno partorirò e darò l’ ultimo saluto al mio bambino. Sono convinta che Dio sarà con me in sala parto e mi sosterrà come ha fatto in tutto questo tempo. Emmanuele sarà subito accolto tra le braccia del Padre e quando Dio chiamerà anche me potremo riabbracciarci.

E’ proprio vero che la croce senza Dio e senza fede è un’ incomprensibile crudeltà e che con una fede grande anche quanto un granellino di senapa la croce diventa una gioia.”

io spero che questa ns esperienza serva a qualcuno che magari si troverà in situazioni simili o altro
Emmanuele non è ancora nato, la data di scadenza è il 26 giugno e spero ci possiate stare vicini
con le vs preghiere

Laura e Gabriele Burlo