28feb2012
SOCIALE.
‘FATTORE
FAMIGLIA
COMUNALE’:
PROGETTO
A
VERONA
Studio
dell’Universita’
di
Verona
al
via
il
1°
marzo.
Tre
comuni
coinvolti.
Il
progetto
vuole
migliorare
l’efficacia
delle
amministrazioni
locali
nell’identificare
i
soggetti
che
meritano
di
partecipare
ai
programmi
di
welfare
(RED.SOC.)
CASTELNUOVO
DEL
GARDA
(VR)
-‐
Partira’
giovedi’
1
marzo
il
progetto
di
ricerca
“Fattore
Famiglia
comunale
per
una
equa
distribuzione
dei
servizi
sociali
ai
cittadini”,
condotto
dal
dipartimento
di
Scienze
economiche
dell’Universita’
di
Verona
che
vede
Castelnuovo
del
Garda
comune
capofila,
seguito
da
Zevio
e
Nogarole
Rocca,
tutti
in
provincia
di
Verona.
Il
progetto
di
ricerca
si
propone
di
migliorare
l’efficacia
delle
amministrazioni
locali
nell’identificare
i
soggetti
che
meritano
di
partecipare
ai
programmi
di
welfare
e
rendere
la
tariffazione
dei
servizi
di
piu’
adeguata.
La
revisione
dell’Isee,
proposta
dal
Forum
delle
associazioni
familiari,
prevede
l’utilizzo
di
scale
di
equivalenza
in
grado
di
differenziare
adulti
e
bambini,
la
presenza
in
famiglia
di
persone
disabili,
l’impiego
del
reddito
disponibile
della
famiglia
e
l’introduzione
di
misure
di
controllo
dell’elusione
fiscale.
“L’assegnazione
degli
aiuti
e’
spesso
percepita
come
ingiusta,
perche’
si
commette
l’errore
di
escludere
chi
dovrebbe
essere
incluso
e
di
includere
chi
dovrebbe
essere
escluso”
spiega
il
direttore
del
dipartimento
di
Scienze
economiche,
Federico
Perali.
Si
innesca
cosi’
un
circuito
vizioso
causato
dall’utilizzo
di
una
scala
di
equivalenza
che
non
tiene
conto
delle
differenze
dei
bisogni
dei
componenti
della
famiglia,
come
la
presenza
di
un
invalido
o
di
un
disoccupato
ma,
soprattutto,
dall’imprecisione
nello
stimare
il
reddito
da
lavoro
e
l’entita’
del
patrimonio.
Per
questo
il
comune
di
Castelnuovo
del
Garda
ha
deciso
di
“attivare
un
nuovo
sistema
di
servizi
e
di
politiche
partecipate
-‐
spiega
il
sindaco
Maurizio
Bernardi
-‐
in
grado
di
rispondere
alle
crescenti
domande
delle
famiglie
per
valorizzare
il
grande
capitale
sociale
che
rappresentano.
Una
tariffazione
piu’
equa
consentira’
anche
un
uso
piu’
efficiente
delle
risorse
pubbliche
destinate
ai
servizi
sociali”.