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Trapani, famiglie siciliane e direttivo ANFN per la “cellula fondante della società”

Trapani, famiglie siciliane e direttivo ANFN per la “cellula fondante della società”

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Sabato 23 aprile 2011, alle ore 17,00 presso il Seminario Vescovile di Trapani, ha avuto luogo un incontro tra le famiglie siciliane e il Direttivo dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose (A.N.F.N.).
Tema della giornata: “Famiglia, cellula fondamentale della Società”.
Il convegno è stato organizzato da Michele e Paola Messina, Consiglieri nazionali e Coordinatori dell’Associazione per la Provincia di Trapani. Sono intervenuti il dott. Mario Sberna e il prof. Giuseppe Butturini, rispettivamente presidente e vice presidente nazionali dell’ A.N.F.N. e S.E. Mons. Francesco Miccichè, Vescovo di Trapani.
Il presidente, marito e padre –manco a dirlo- di una famiglia numerosa, ha ricordato come è nata l’associazione. Partita dall’iniziativa di due o tre amici con le medesime esigenze, dopo un primo incontro a Verona si è via via allargata con la complicità di internet su tutto il territorio nazionale, trovando sostenitori per un impegno fattivo verso le famiglie italiane. Ha altresì colto l’occasione di informare i presenti sulla prossima uscita di un secondo libro dell’Associazione sulle famiglie numerose della Bibbia.
Il vice presidente Giuseppe Butturini, fedele al suo impegno di insegnante di storia, e in particolare docente di Storia della Chiesa presso l’Università di Padova, ha esordito ricordando come la Sicilia, crocevia di popoli diversi, ha contribuito alla crescita culturale dell’Italia.
Entrando nell’argomento precipuo della giornata, ha evidenziato come i mass media contribuiscano a svilire il ruolo della famiglia che è proprio quello di moltiplicarsi. Rimane allora la solitudine delle famiglie. Un invito dunque alle coppie: “Se non volete la solitudine, vogliate i figli e vogliatevi bene fra di voi!”
La vera storia d’Italia si è costruita sulle famiglie. Oggi, in un momento di disgregazione della famiglia, l’A.N.F.N. sembra avere il compito di “ricostruire” l’Italia (a crescita 0). Come si costruisce allora la famiglia?
Essa regge sostanzialmente su tre pilastri:
1) Il bene degli sposi. Don Benzi diceva: “una madre può essere una buona madre avendo nel cuore il proprio marito. Il padre può essere un buon padre avendo nel cuore la propria moglie”. La coppia si mantiene se ha la testa ”in cielo” e i piedi “per terra”.
2) L’apertura alla vita che si può tradurre col verbo “avere fiducia” nella Provvidenza Divina.
3) L’educazione dei figli che consiste nel donarsi loro con tutti i problemi inerenti alla loro crescita, ma con la consapevolezza che se mancasse la fatica, mancherebbe la speranza. La fiducia reciproca si basa sulla comunione che non significa essere sempre d’accordo su tutto.

Il Coordinatore per la Provincia di Palermo, Pietro Quartuccio, ha preso la parola sottolineando come l’Associazione nasce dalla condivisione degli stessi problemi. Nessuno aiuta le famiglie numerose, etichettate come famiglie “bisognose”. La famiglia numerosa ha bisogno di una attenzione particolare e di un sostegno di natura economica. A.N.F.N. sta investendo sulla sopravvivenza dell’Italia e rappresenta uno stimolo per il Paese ad aprirsi alla vita. Senza figli, infatti, non c’è futuro!

Il Vescovo di Trapani, Mons. F.sco Miccichè, nel suo intervento ha ricordato che quel “crescete e moltiplicatevi” sembra che oggi non sia più un precetto del Signore. Credere nel valore della vita significa soprattutto avere fiducia. Si pensa che la vita è tale solo se piena di confort. La nostra società è volta al benessere e non al bene “essere”. La vita dopo la Fede è il valore più alto e nella famiglia patriarcale di una volta il figlio era considerato una benedizione di Dio. Oggi questo affidamento a Dio è invece messo in crisi.
Il bene della vita deve essere tutelato dallo Stato. A proposito dei valori su cui lo Stato deve reggersi, il Vescovo ha ricordato la necessità di fare riferimento al Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, dove è esplicitata l’applicazione pratica del Vangelo, per cui la carità si esprime nel concetto del “bene comune”.
I cattolici devono impegnarsi di più a favore della famiglia a livello politico e legislativo.
E’ dunque una questione di valori da coltivare.

Maria Martines