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Scuola, tasse e soprusi

Scuola, tasse e soprusi

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E’ ormai qualche anno che pubblico istruzioni ed indicazioni relativamente alle tasse scolastiche, ma non passa mese che non mi giungano storie più o meno bizzarre accadute a genitori che cercano di evitare questo balzello.
Sono storie che per certi versi mi rattristano, soprattutto per i soprusi che subiscono le famiglie quando si recano a scuola per iscrivere i loro figli, e si sentono raccontare le cose più strane per giustificare il pagamento della fantomatica tassa di iscrizione.
Scrive Francesca dalla Sardegna: “Sabato sono andata a consegnare i moduli per l’iscrizione al secondo anno delle superiori della mia primogenita. In segreteria mi hanno detto che non avrebbero accettato l’iscrizione se non completa di conti correnti pagati. Le ho consegnato la copia della normativa e quando ha visto che in materia ero preparata mi ha detto che effettivamente ero libera anche di non pagare niente ma che a suo modo la scuola era libera ,nel momento in cui io avrei fatto richiesta di un qualunque certificato, di non consegnarmelo perchè non avevo pagato la tassa scolastica. Non ho fato molte storie, sono andata alle poste e ho fatto il versamento di €48.00 .All’uscita dall’ufficio postale ho incontrato il mio avvocato ,(…) quando gli ho spiegato la situazione mi ha detto che pur non essendo informato in materia ,la scuola non avrebbe potuto rifiutarmi alcun certificato o alcun documento se questi riguardavano i primi tre anni delle superiori ,perchè essendo un grado di istruzione obbligatorio ,la scuola è assolutamente obbligata a rilasciarmi qualunque certificato di cui io abbia bisogno. “
Prima di tutto, come già detto e scritto, fino alla 3a superiore nella scuola non esiste nessun tipo di tassazione : sono solamente soldi che versiamo nel fondo cassa della scuola per gli scopi più svariati : dalla cancelleria alle gite ed altro ancora.
Per chiarire questo concetto, il Ministero della Pubblica Istruzione nel Febbraio del 2010 ha emesso una circolare chiarificatrice, che i dipendenti della scuola dovrebbero ben conoscere.
Invece niente : non lo sanno gli impiegati della segreteria e tantomeno la stragrande maggioranza dei genitori.
E’ così la risposta più classica è “Se lei non paga la tassa, non possiamo accettare l’iscrizione di suo figlio”, ma qualcun altro si è inventato anche altre risposte, come ad esempio : “Se non paga, la scuola non può fornirle i certificati” , senza ovviamente accorgersi che i rarissimi certificati che emettono le scuole, non hanno nessuna marca da bollo !!!
Ma l’ignoranza del segretario possiamo anche accettarla, visto che la prassi del versamento nel fondo cassa della scuola, è così consolidata che tutti siamo convinti che si tratta di una tassa.
Non accetto invece, e mi vergogno profondamente, quello che è accaduto in certe scuole di piccoli centri urbani.
Mi è infatti giunta voce, che in seguito al fatto che alcune famiglie che si erano rifiutate di versare il contributo scolastico, le segreterie si sono ben pensate di divulgare i nominativi a tutto il paese, con l’evidente scopo di metterle alla gogna !!
Queste famiglie, alla fine, sono state costrette a versare il contributo alla scuola, per chiudere una situazione di scontro con le altre famiglie che era diventata insostenibile.
Vorrei comunque essere onesto e far guardare al problema da entrambi i lati : anche se non mi occupo di scuola, so bene che senza un minimo di fondo cassa le scuole con i fondi ministeriali non riuscirebbero ad acquistare nemmeno la carta igenica, figurarsi riparare una porta o un lavandino.
Questo comunque non vuol dire che i Dirigenti Scolastici sono autorizzati ad abusare della credulità popolare e spacciare un versamento per aiutare la scuola in una tassa.
Per finire vorrei comunque suggerire alle famiglie in difficoltà qualche idea che potrebbe evitare situazioni di scontro con la scuola, ma anzi, che potrebbe portare dei buoni frutti, nel senso di acculturare le scuole sull’esistenza delle famiglie numerose, e sul loro buon senso.
Per le medie e superiori, se avete il modello ISEE, portatene una fotocopia a scuola e chiedete quanto dovete pagare con tale reddito : potrebbe succedere che la scuola vedendo una famiglia numerosa decida farvi pagare pochissimo o nulla.
Per elementari o materne, se il contributo scolastico è elevato, provate ad informarvi sull’entità della quota assicurativa, che tipicamente è al di sotto dei 10€, ed offritevi di pagare solo quella.
Sono modi di porsi per certi versi costruttivi, che evidenziano il vostro desiderio di fare le cose in regola, ma nelle vostre possibilità.
Ricordatevi infine che versando con il bollettino postale, qualsiasi sia l’entità del pagamento, si detrae dalle tasse.

MarcoDP