• it
Novità della riforma scolastica: un decalogo in aiuto ai genitori

Novità della riforma scolastica: un decalogo in aiuto ai genitori

27 views
Condividi

La Camera ha approvato a maggioranza il maxiemendamento sulla Buona scuola.
Una riforma complessa, contenuta in 209 commi e che introduce molte novità, alcune positive, altre criticate da professori, genitori, sindacalisti.
Vediamo insieme le principali novità. Dall’anno scolastico 2016/2017 il dirigente scolastico potrà scegliere dagli albi territoriali i docenti che mancheranno al proprio organico. Il piano di assunzioni prevede 100mila nuovi ingressi, tra supplenti delle graduatorie provinciali ad esaurimento e vincitori di concorso. Ma non prende in considerazione un numero non precisato (40mila o anche di più) di precari di seconda fascia che hanno collezionato tre o più anni di servizio fungendo da «tappabuchi».
Dal prossimo anno scolastico scatterà anche la valutazione degli insegnanti: previsto un bonus per quei docenti che si distinguerranno. A questo scopo sarà riservato un «fondo» di circa 200 milioni di euro, in media 23mila euro ad istituto. I timori degli addetti ai lavori: saranno premiati i docenti migliori o solo quelli più… ubbidienti?
Positiva l’introduzione di agevolazioni fiscali per i genitori che scelgono di mandare i loro figli in una paritaria: costoro potranno detrarre fino a 400 euro l’anno per studente, per un risparmio di circa 80 euro. Non è molto, se si considera che in altri Stati d’Europa i genitori sono davvero messi nella condizione di poter scegliere, di là dalla disponibilità dei propri portafogli, la scuola pubblica o «privata» cui «affidare» il proprio figlio. Ma è comunque qualcosa.
Ciò che preoccupa il mondo pro-family è invece il comma 16 della riforma scolastica. Un articolo ambiguo, che si richiama alla legge 119/2013 (quella sul «femminicidio», approvata all’unanimità, ndr) al cui interno si trova il piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere. Un «piano» che si pone l’obiettivo di «educare alla parità e al rispetto delle differenze, in particolare per superare gli stereotipi che riguardano il ruolo sociale, la rappresentazione e il significato dell’essere donne e uomini, ragazze e ragazzi, bambine e bambini nel rispetto dell’identità di genere». Sono proprio queste ultime tre parole («rispetto dell’identità di genere») che preoccupano coloro che, in buona parte, avevano partecipato al family day dello scorso 20 giugno, perché – a loro giudizio – lascerebbe a dirigenti scolastici la possibilità di introdurre nelle scuole l’insegnamento di una lettura antropologica ispirata ai gender studies.
Nel frattempo il ministro Stefania Giannini, su pressione di alcuni deputati di Area popolare – prima della discussione alla Camera del maxiemendamento sulla Buona Scuola – ha emanato una circolare interpretativa sulla libertà educativa. In essa si riconosce alle famiglie il diritto/dovere di conoscere i contenuti del Piano di offerta formativa prima dell’iscrizione a questo o quell’istituto. Alle famiglie che hanno iscritto ad una scuola secondaria è anche chiesto di sottoscrivere formalmente il Patto di corresponsabilità educativa, previsto dal Dpr 235 del 2007, su cui le scuole hanno l’obbligo di fornire informazioni dettagliate. Nel Pof devono entrare le attività curriculari e quelle extracurriculari, ma per la partecipazione a quelle extracurriculari, che sono facoltative, è necessario il consenso informato dai genitori.
Di fatto la circolare mette nero su bianco che i genitori possono ricorrere ad una sorta di «obiezione di coscienza» nel caso in cui nei Pof fossero inserite lezioni di educazione all’affettività o di «lotta» al bullismo (ma non solo) i cui contenuti fossero «opinabili». I genitori sapranno esercitarla? Lo vedremo presto. La storia, purtroppo, ci insegna come, almeno fino ad oggi, i genitori non sempre abbiano colto le opportunità che la scuola già oggi offre loro di partecipare alle decisioni: prova ne è la difficoltà a reperire candidati ai consigli di istituto.
Intanto il comitato Difendiamo i nostri figli ha elaborato un utile vademecum che trovate in allegato…

Scarica allegati:
Decalogo per contrastare il gender nelle scuole.pdf

Andrea Bernardini