«Nell’ultimo decennio sono venute a mancare 900.000 donne in età fertile. Cioè abbiamo 900.000 potenziali mamme in meno rispetto a 10 anni fa, dove le cose andavano già piuttosto male»: così Mario Sberna, parlando ai 700 associati convenuti ad Ascea Marina per l’assemblea nazionale delle famiglie numerose.
«Ogni anno che passa, abbiamo il record negativo di natalità: 20.000 bimbi in meno rispetto all’anno precedente, che sono 20.000 in meno rispetto all’anno precedente, che sono altri 20.000 bimbi in meno rispetto all’anno precedente: ogni anno successivo è peggiore di ogni anno precedente. E questa cosa se è grave nell’economia, è terribile nella vita. Non siamo alla frutta: abbiamo già sparecchiato la tavola e non c’è più nulla da condividere».
Per tornare ad essere un Paese straordinario «e non un Paese di morti – ha osservato Sberna – abbiamo ancora qualche speranza. Infatti, mentre altri Paesi hanno investito in politiche familiari e in natalità, noi, semplicemente, siamo all’anno quasi zero. Perciò, se investissimo sulla famiglia e sulla natalità, qualche speranza l’avremmo. Fintanto che non lo facciamo, il risultato non può che essere questo: più figli hai, più vieni impoveritoۚ» ha argomentato il leader di ANFN mostrando i dati degli ultimi report Istat sulla povertà in Italia.
Alfio Spitaleri
La vignetta allegata è stata eseguita da Rachele Bernardini 22 anni pisana studentessa di design a Calenzano (Firenze).
