FAMIGLIA: ASSOCIAZIONE A MONTI,SALVAGUARDARE QUELLE NUMEROSE
38% SONO POVERE; SERVONO PENSIONI E ISEE ‘AMICI’ DEI FIGLI
(ANSA) – ROMA, 19 GEN – Il 38% delle famiglie con piu’ di
quattro figli vive sotto la soglia di poverta’. Eppure i ”13
mila nuclei numerosi” residenti in Italia rappresentano ”una
risorsa” per il Paese. Partendo da questo presupposto l’
Associazione nazionale delle famiglie numerose (Anfn) ha preso
carta e penna e scritto una lettera al presidente del Consiglio,
Mario Monti, per raccontare disagi e chiedere provvedimenti.
Serve ”una revisione delle scale di equivalenza dell’Isee –
si legge nella lettera, illustrata alla stampa e ai parlamentari
in una conferenza oggi alla Camera – una legge delega che tenga
adeguatamente conto dei carichi familiari per un fisco a misura
di famiglia (Fattore famiglia) e un’eta’ pensionistica
proporzionata al numero dei figli messi al mondo”.
”Tramite Monti – ha spiegato il presidente dell’Anfn, Mario
Sberna – chiediamo un incontro al ministro Andrea Riccardi che
ha la delega alla famiglia, al ministro del lavoro Elsa Fornero
e al ministro Giarda che entro maggio sara’ chiamato a riformare
l’Isee: e’ una vergogna che secondo l’attuale scala di
equivalenza Isee il quarto e quinto figlio valgano solo lo 0,35,
quando in Francia valgono 1. Al governo vogliamo proporre il
quoziente messo in atto nel Comune di Parma, dove il quarto e
quinto figlio valgono 0,8. La riforma dell’Isee deve essere
varata assieme alle famiglie e non solo da professori”.
L’Anfn chiede, inoltre, ”con urgenza, un riposizionamento e
un aumento degli assegni familiari”, ”l’assegnazione alle
donne madri di almeno due anni di contributi figurativi per ogni
figlio messo al mondo o adottato” e ”una revisione degli
scaglioni tariffari delle bollette elettriche, della luce e del
gas”.
”L’equita’ – ha denunciato il vicepresidente del Forum
delle associazioni familiari, Roberto Bolzonaro – era la parola
cardine di Monti, ma nella manovra non compare”. Secondo
Bolzonaro, non sono state tutelate le famiglie: ”se tutti
dobbiamo contribuire a pagare il debito dobbiamo farlo in
maniera equa”.
L’Anfn e’ convinta che ”senza una politica familiare non si
esce dalla crisi”. Sul tema, ha assicurato la deputata dell’Udc
Luisa Santolini, ”siamo pronti a fare la nostra parte”.
”Molto del lavoro – ha aggiunto Paola Binetti (Udc) – deve
passare attraverso la mobilitazione dell’opinione pubblica”;
per Lino Duilio (Pd) occorre ”credere” alla famiglia ”in
maniera bipartisan” per reperire risorse e ”trasferire questi
criteri nella realta”’. (ANSA).