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La famiglia diventa materia di studio universitario

La famiglia diventa materia di studio universitario

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Prima ancora che politico, promuovere la famiglia deve essere un impegno culturale. Parte da questo assunto il secondo bando per tesi di laurea che abbiano a tema l’istituto familiare. Lanciato dall’Associazione nazionale famiglie numerose (Anfn) con il titolo La famiglia è viva!, premierà una laurea triennale o magistrale che sviluppi i temi cardine della Carta dei valori dell’Associazione. Per partecipare c’è tempo fino al 30 giugno.

«Con questa iniziativa ci proponiamo di dare spessore scientifico agli argomenti che noi sosteniamo da quando siamo nati, nel 2004», spiega a “iFamNews” Andrea Bernardini, addetto stampa dell’Anfn. «Secondo i dati ISTAT, in Italia le coppie con almeno tre figli sono 720mila, mentre quelle con almeno quattro sono 128mila; considerato che negli anni Sessanta erano 3milioni, si può affermare che siamo in via d’estinzione».
L’equazione è presto detta: meno si è, meno si è considerati. Ecco allora che le famiglie numerose, nonostante offrano alla comunità un contributo importante in termini demografici, di previdenza sociale e di fiducia nel futuro, vengono poco o nulla sostenute dalle politiche nazionali. Chi ha tanti figli, si trova allora a portare un gravoso peso economico sulle spalle. Dà tanto, riceve poco.

Obiettivo dell’Anfn è rimediare a questo squilibrio. «Il nostro lavoro negli anni ha portato le famiglie numerose a fare rete», afferma Bernardini, «sollecitando le istituzioni politiche al rispetto dell’art. 31 della Costituzione secondo cui la Repubblica agevola con misure economiche la formazione della famiglia, con particolare riguardo alle famiglie numerose». Del resto, aggiunge, «tra quanti hanno scritto la Costituzione c’erano parecchi papà di tanti figli; a quei tempi mettere al mondo un bambino era considerato un servizio alla società». Oggi è diverso. Ma non mancano le eccezioni. Come Mario Sberna, cinque figli, tra i fondatori e attuale presidente dell’ANFN, parlamentare nella legislatura scorsa. «È grazie a lui che è stata approvata la Family Card, che consente alle famiglie numerose di avere sconti e agevolazioni da parte di aziende pubbliche e private». Iniziative simili sono già attive da tempo a livello locale, in alcune province e nei “Comuni amici della Famiglia”. E i risultati ottenuti sono un motivo di ispirazione per le amministrazioni locali nonché di approfondimento per chi studia gli effetti concreti delle misure d’ordine politico.

Il bando dello scorso anno, vinto da una ragazza che ha svolto uno studio di carattere sociologico, si è rivelato un successo. «Sono giunte una ventina di candidature: ne siamo stati felici», commenta Bernardini, «perché hanno tutte centrato in pieno la finalità dell’iniziativa, ovvero spiegare in modo scientifico come la famiglia contribuisca al bene della società». Non solo. L’iniziativa è servita anche a coinvolgere le istituzioni universitarie e i giovani allo studio delle tematiche familiari. Un bel colpo, perché scuotere il mondo della cultura è fondamentale per far comprendere quanto la famiglia sia una ricchezza della società.

 

Fonte: International Family News di Federico Cenci