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Forum: FAMIGLIE “PROFONDAMENTE INSODDISFATTE” della manovra

Forum: FAMIGLIE “PROFONDAMENTE INSODDISFATTE” della manovra

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Senigallia. Nel corso del convegno “Dal noi della famiglia al noi del bene comune”, organizzato in collaborazione con gli uffici Famiglia e Lavoro della Cei, l’assemblea del Forum ha esaminato la manovra economica attualmente in discussione in Parlamento ed ha approvato il seguente documento:

Siamo profondamente insoddisfatti della attuale manovra. In particolare ci sembra inaccettabile che non sia in alcun modo presente un’attenzione esplicita alle famiglie in difficoltà economica e alle famiglie con figli. Siamo consapevoli che i tempi sono difficili e apprezziamo la linea di rigore del governo ma riteniamo che sia tempo di investire sulla famiglia con coraggio, certi che le risorse dedicate alle famiglie innescheranno anche la ripresa dello sviluppo economico e che quindi non si tratta né di elemosine né di interventi tampone ma di un deciso investimento su una risorsa insostituibile.

Chiediamo alcuni segnali certi e l’avvio di una scelta strutturale per un fisco a misura di famiglia. Nello specifico:

1. innalzamento della soglia del reddito percepibile dal familiare a carico ferma da oltre 10 anni a 2840 euro annui. Chiediamo che venga innalzata subito a 5000 euro, perché anche piccoli lavori e giovani possano emergere dal lavoro nero.

2. Rinuncia ad innalzare il limite di invalidità dal 75% all’85%. La lotta ai falsi invalidi è sacrosanta, ma si fa con controlli più frequenti e affidabili non spostando arbitrariamente limiti già molto elevati di non autosufficienza.

3. Meccanismi di imposta negativa, credito di imposta o rimborso fiscale per gli incapienti che rischiano di non beneficiare di alcune detrazioni loro spettanti.

4. Per le lavoratrici-madri che dovranno andare in pensione a 65 anni, riconoscimento del carico di cura con contributi figurativi per uno o due anni per ogni figlio o permessi retribuiti pari ad un anno per figlio.

5. Confermiamo la nostra disponibilità ad assumerci, in accordo con altri soggetti di società civile, la direzione di un’Agenzia che, con poteri pubblici circoscritti ma ben definiti, possa portare a termine la chiusura degli enti inutili. Di fronte all’assalto alla diligenza di oltre 2500 emendamenti alla manovra (di cui paradossalmente più della metà presentati dai partiti della maggioranza) queste nostre richieste chiedono attenzione non per difendere una categoria specifica ma per sostenere un insostituibile strumento di coesione sociale e di speranza sul futuro dell’intero Paese: la famiglia.