• it
Da Monza, in 8 al family day

Da Monza, in 8 al family day

99 views
Condividi

Mamma, papà e sei bambini: ogni due giorni inforniamo due chili di pane

Francesco Gabriele ha12 anni, Lucia Assunta10, Gianantonio Maria 9, Emanuele Camillo 7, Emma Benedetta5 e Caterina Chiara 3. Sono i sei splendidi figli di Flavio e Ada Visentin, impiegato lui, medico lei, residenti nel quartiere di San Giuseppe. Sono partiti tutti per Roma con il treno speciale del family day: “I ragazzi sono gasatissimi-spiega il papà alla vigilia mentre cerca di metterli tutti a tavola- sarà un vero tour de force,forse non hanno capito bene cosa andiamo a fare ,ma a loro non importa perché vedranno per la prima volta Roma e sono certo che si divertiranno un mondo”. Hanno deciso di partire per sostenere le ragioni della famiglia: “Io il family day lo vedo così-dice Flavio non solo un corteo contro i Dico,ma una manifestazione a favore della famiglia che da trent’anni in Italia è lasciata a se stessa e ora perde i pezzi”. Quando pensa alle famiglie Flavio Visentin le paragona alle montagne: sono lì, sono un punto di riferimento, danno in qualche modo sicurezza, ne puoi usufruire, possono essere un rifugio per il corpo e la mente. Possono essere maestose, granitiche, potenti, forza della natura. E’ facile non accorgersi che ogni tanto franano, capita un’alluvione, brucia un bosco, arriva una valanga. “La famiglia italiana è proprio così- dice-i governanti l’hanno sempre vista sicura, punto di riferimento scontato, si autogestiva, in fondo la tradizione famigliare un po’ cattolica e un po’ contadina aveva sempre funzionato. Ora le cose sono cambiate e allora è giusto che le montagne si muovano!”. “Rispetto a Paesi come la Francia siamo indietro anni luce prosegue- lì i cattolici hanno ingoiato il rospo dei Pacs perché la famiglia tradizionale gode di una forte politica di sostegno da sempre”. Piccole battaglie Flavio Visentin le ha già condotte: “Dal 2005 ci siamo iscritti all’associazione famiglie numerose e qualche cosa abbiamo ottenuto. A Monza ho sollevato il problema delle rette dei nidi in cui l’applicazione della tabella Isee penalizza le coppie con più di due figli. Però non mi lamento perché Monza offre servizi efficienti ,mentre ci sono realtà in Italia in cui mancano totalmente i servizi per l’infanzia”. La rete dell’associazione (www.famiglienumerose. it) che a Monza conta su otto famiglie iscritte permette un veloce scambio di informazioni e consigli per superare i piccoli problemi quotidiani: “Ricordo che il latte in polvere lo facevamo arrivare in quantità industriali dalla Svizzera perché in Italia aveva costi proibitivi. Da poco abbiamo fatto arrivare dalla Germania una macchina per fare il pane in casa. Ogni due giorni inforniamo due chili di pane e risparmiamo un bel po’ di soldi. Nel nostro caso la fede ci sostiene da sempre. Forse siamo anche incoscienti, andiamo in vacanza ogni cinque anni, non andiamo al ristorante, però stiamo bene”.

Rosella Redaelli
da “Il Cittadino” di Monza, 12/5/2007