• it
Congresso di Varsavia, bilancio positivo

Congresso di Varsavia, bilancio positivo

42 views
Condividi

Un’esperienza nuova, un’avventura vissuta di corsa ma interessante e densa di spunti di riflessione per gente come noi.
Gente come noi: 2 papà e 2 mamme che negli ultimi giorni hanno organizzato al meglio, famiglia, casa e lavoro per potersi permettere di partecipare al IV Congresso Mondiale sulla Famiglia a Varsavia (Polonia), e quando dico famiglia lo dico in grande: 5 figli l’una e 4 figli l’altra.
Ecco come ANFN ha partecipato a questo grande Congresso organizzato da alcune associazioni e organizzazioni provenienti da tutto il mondo con tema la famiglia, istituzione naturale e fondamentale per l’esistenza della società.
I partecipanti erano più di 3000, provenivano da USA, Canada, America del Sud, Inghilterra, Europa, Asia, Giappone, Australia e Nuova Zelanda.
La traduzione simultanea in ben 6 lingue: inglese, tedesco, francese, polacco, russo e spagnolo è stata formidabile per permettere ai congressisti di comprendere le relazioni dei ben 107 relatori che hanno affrontato in sessione plenaria e in gruppi di lavoro temi quali:
• Famiglia e futuro dei popoli (Diritti umani e di famiglia, futuro della democrazia, La pace inizia in famiglia, la nuova crisi popolare)
• Preoccupazione per la famiglia (La famiglia, santuario dell’amore e della vita; La famiglia, centro di formazione ed educazione; La famiglia, culla dei popoli),
• Famiglia, economia e sviluppo (Sviluppo di una politica fiscale a misura di famiglia, enti pubblici a misura di famiglia, mamma a casa e nuove norme di economia domestica, la proprietà come forza della famiglia, impresa familiare e indipendenza della famiglia)
• Sostenere, rafforzare e rinnovare la famiglia (influenza della consistenza del matrimonio e relazione tra i coniugi nella vita familiare, la donna moderna e la responsabilità della maternità, l’uomo moderno e la paternità)
• Nuovi pericoli per la famiglia e possibili rimedi ( Media e famiglia: rischi e opportunità, pubblicità per iniziative pro-famiglia, matrimonio come bene sociale: perché sposarsi?, la messa in discussione del matrimonio come legame tra donna e uomo, influenza della pornografia sulla famiglia,
• Figli – il nostro tesoro: abbiamo bisogno di più figli e più famiglie numerose (la risposta all’inverno demografico, la dignità dei bambini dal concepimento , i loro diritti alla vita, diritti per una vita in famiglia, sostegno alla famiglia numerosa)
• Bioetica: il 21° secolo una responsabilità in prospettiva alla dignità dell’uomo
• Assistenza ai coniugi attraverso istituti scientifici
• Superamento dei limiti della mentalità contraccettiva
• Riconoscimento dell’eutanasia o cura dei moribondi in famiglia
• Sterilità: cause e conseguenze.
Il tutto era armonicamente condito di momenti di musica, esibizioni di cori di bambini e soprattutto di possibilità di incontro tra i congressisti, che non hanno perso l’occasione di scambiarsi oltre ai biglietti da visita anche impressioni ed esperienze… sempre lingua permettendo!
Insomma c’era veramente molto da imparare, soprattutto per quanto riguarda le esperienze delle associazioni famigliari di altri paesi che sono più “vecchie” di noi e quindi più esperte nell’operare a favore della famiglia, anche se abbiamo scoperto che la situazione della famiglia nei diversi stati europei ad esempio è ancora abbastanza differenziata, nonostante la globalizzazione tenda ad omogeneizzare anche questo modello di istituzione.
Una cosa è emersa in maniera importante: in Europa è quasi vietato parlare di famiglia, sembra quasi che gli organismi di controllo anti discriminazione a livello europarlamentare, abbiano messo il bavaglio alla famiglia, meglio non nominarla più questa cosa tanto ambita e tanto sognata ma tanto lontana dall’esistenza di coloro restii a prendersi impegni per tutta la vita.
Ecco allora forte l’invito dal congresso di Varsavia: ricominciamo a parlare della famiglia, quella vera, quella che ha invaso piazza S. Giovanni a Roma sabato scorso, quella che silenziosamente giorno dopo giorno sostiene lo Stato e lo rigenera educando i figli, propri od accolti, mossa dall’amore per la vita e pronta ad accudire gli anziani bisognosi di cure per accompagnarli fino al loro ultimo naturale respiro.
Un invito rivolto alle famiglie perché ricordino ai loro governanti che non vogliono essere oggetto di assistenza sociale o di welfare, ma di una vera politica familiare che riconosce il valore di questa istituzione naturale alla base della società.
Viva la famiglia, cellula della società, e poveri quegli stati che non riconoscono questa verità perché breve sarà la storia della loro civiltà.
Emanuela Spitaleri

Condividi
Previous articleANFN CRESCE IN PIEMONTE
Next articleCerchiamo fotografi per Loreto