• it
Carta famiglia, storia di un flop. «Ma ora va rilanciata»

Carta famiglia, storia di un flop. «Ma ora va rilanciata»

215 views
Condividi

Nel triennio ’19-’21 appena 300 negozi hanno aderito alla Carta famiglia, mentre non si sa dove sono stati impiegati i 3 milioni di euro stanziati. All’estero è uno strumento efficace per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie. E ora l’Associazione Famiglie Numerose chiede al ministro Roccella di riattivarla: «Ministro ostaggio dei pregiudizi dei dirigenti. Ci ascolti e cambi idea».

Uno dei motivi per cui l’Italia non esprime politiche famigliari all’altezza del compito che la situazione storica impone, è la superficialità nelle scelte. È facile parlare di massimi sistemi, più difficile calarsi nella realtà e cercare di offrire alle famiglie quegli strumenti per supportare ad esempio, il loro potere d’acquisto. È il caso della Carta famiglia, che è stata un vero flop e che andrebbe rilanciata invece seguendo nuovi e altri criteri di attivazione.

Che sia stato un flop lo dicono i numeri: nel triennio 2019-2021 sono stati soltanto 300 gli esercizi commerciali che hanno aderito a questa possibilità da offrire alle famiglie e se si pensa che in Polonia gli erogatori di beni e servizi che vi aderiscono sono oltre 30mila si comprende come sia proprio il meccanismo che non funzioni, unito a un mix di incompetenza, interessi particolari e addirittura “fuoco amico” che hanno fatto naufragare l’iniziativa. Il fatto stesso che ad oggi il ministero della Famiglia non ne contempli il suo rilancio, giudicandolo sostanzialmente uno strumento che non funziona, rivela che quel che è andato storto non è la Carta famiglia, ma la sua errata applicazione che l’ha resa un contenitore vuoto.

Lo sa bene Alfredo Caltabiano, presidente dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, che ne chiede il rilancio da tempo e che ha più volte sollecitato un interesse del ministro Eugenia Roccella, che però al momento non è stato recepito.

Continua a leggere l’articolo completo su La Nuova Bussola Quotidiana di Andrea Zambrano