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Caro Presidente e signora Elsa, incontrate le famiglie numerose

Caro Presidente e signora Elsa, incontrate le famiglie numerose

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Presentata a Roma durante la conferenza stampa, la lettera aperta delle famiglie numerose parla con il cuore delle famiglie. br>

Lettera aperta dalle famiglie numerose al
Signor Presidente del Consiglio italiano
Prof. Sen. Mario Monti e alla Signora Elsa
Palazzo Chigi
00186 Roma RM

Caro – lo permetta – Signor Presidente e gentilissima signora Elsa,

Vi scrivono le famiglie numerose, quelle che hanno più di quattro figli. Nel censimento del 1961 ci avvicinavamo ai tre milioni, il 13% delle famiglie; in quello di dieci anni fa eravamo poco più di 185.000, sotto l’ 1%… Nel censimento in corso temiamo ancora una diminuzione. Tuttavia non ci sentiamo una stirpe in estinzione. Da quando ci siamo riunite in associazione – sei anni fa a Brescia per l’iniziativa di semplici papà e mamme di famiglia – si sono moltiplicati i figli, assieme alla gioia di ritrovarci e alla fierezza di essere famiglie numerose.

In questi momenti Voi immaginate la nostra situazione, soprattutto sul piano economico; il 38% delle nostre 13.000 famiglie – tante sono le iscritte all’Associazione– vivono sotto la soglia di povertà. Condizioni spesso drammatiche, in cui ci sono lacrime e talora anche sangue.

Assieme alle vecchie ingiustizie soffriamo le nuove. Perché chi ha tre o quattro figli deve essere tassato come chi non ne ha? e pagare bollette impossibili per coprire la tariffa sociale di chi ha redditi molto e molto più alti? Siamo arrivati a pensare di separarci legalmente per poter avere i benefici delle coppie di fatto o dei separati, pur con tutto il rispetto e la comprensione per situazioni del genere, al fine di non cumulare i redditi e quindi ridurre l’incredibile peso delle tasse. Ci domandiamo perché una giovane coppia con mutuo deve pagare l’IMU quando la casa non è ancora sua ma della banca? E perché la pensione di un parente anziano disabile che viene accolto in casa o gli assegni familiari o i due soldi che un figlio racimola lavorando la sera per pagarsi gli studi dovrebbero entrare nell’ISEE della famiglia unita in matrimonio? Ma non è di questo che oggi vogliamo parlarvi.

Quando Lei, professor Mario Monti, è stato chiamato a guidare un nuovo governo, anche noi, assieme alla stragrande maggioranza delle famiglie italiane, abbiamo rialzato ancor di più la testa. Nel principio di equità c’era la strada aperta per fare giustizia alla famiglia, alla famiglia numerosa in particolare. L’abbiamo rialzata con stima, con fiducia e, lo permetta, con affetto vedendola assieme a sua moglie, pensando alla sua famiglia. Ma poi su quella strada non abbiamo visto arrivare nessuno o quasi. Tuttavia pur non ritrovandoci ancora nella strategia del Suo governo teniamo ancora alta la testa. Non perdiamo la fiducia, sia perché ci rendiamo conto dell’oceano di problemi in cui Lei si trova e si muove, sia perché confidiamo nella fase numero due della sua Opera e sia perché siamo consapevoli della nostra dignità.

Le famiglie sono una risorsa per il Paese, non un problema. Più ancora: nell’inverno demografico che pesa sull’Italia le famiglie numerose sono un luogo in cui il Paese continua a respirare. Non si può togliere loro il fiato. Le famiglie numerose sono una risorsa – oggi e domani, soprattutto – per tutte le altre famiglie. Senza una politica familiare non si esce dalla crisi. Più concretamente: una strutturale ed organica politica per la famiglia é realisticamente sostenibile proprio a partire dalle famiglie numerose; almeno nell’attuale crisi economica.

Teniamo alta la testa anche perché a nostro favore parla la Costituzione di una Repubblica fondata sul lavoro. Quale lavoro è più necessario alla promozione e al progresso del Paese di una mamma che genera figli e può restare in casa ad educarli e di una famiglia nella quale i figli, sorelle e fratelli crescono insieme? Per non parlare del problema di conciliare famiglia e lavoro. L’articolo 31 della Costituzione parla espressamente della famiglia numerosa, con parole e vincoli precisi, così come parla di difesa della maternità, dell’infanzia e della gioventù. Quasi altrettanto dicasi dell’articolo 53.

Teniamo alta la testa perché, anche con il contributo della nostra Associazione, i termini del cosiddetto ‘problema famiglia’ sono ormai chiari, come sono già pronte alcune precise indicazioni per una politica familiare strutturale ed organica, rivolta alla promozione della famiglia e non solo alla sua assistenza. Piste di soluzione che molte famiglie della nostra Associazione nel corso degli ultimi mesi sono venute a Roma per presentare davanti a Montecitorio, a cominciare da una revisione delle scale di equivalenza dell’ISEE, alle proposte su una legge delega che tenga adeguatamente conto dei carichi familiari per un fisco a misura di famiglia, ad una revisione degli scaglioni tariffari delle bollette elettriche, della luce e del gas che considerino quanti volti vivono dietro ad un contatore, ad un’età pensionistica proporzionata anche al numero dei figli messi al mondo, perché non può essere considerata in egual modo la donna lavoratrice e la madre lavoratrice. Le nostre famiglie sono venute superando molte difficoltà e manifestando con dignitosa fermezza le loro ragioni,che sono le ragioni della vita, della speranza, del futuro.

Tutto questo noi vorremmo esporre – precisandolo – al ministro Andrea Riccardi che ha una delega sulla famiglia e al ministro del lavoro Elsa Fornero che per la sua storia sa cosa vuol dire una famiglia. A Lei chiediamo di aprirci la strada ai due ministri e di facilitarne poi il compito. Dietro le nostre spalle non c’è la forza dei sindacati, ma solo la vita dignitosa e bella, anche se molto spesso dura, delle nostre famiglie, se non di tutte le famiglie italiane per le quali, in definitiva, lavoriamo, strappando tempo e denaro alle nostre stesse famiglie. Ma volentieri, perché a noi interessa il bene comune di tutte le famiglie anzi della famiglia italiana; questa infatti è la ragione profonda del particolare accento che la Costituzione pone sulla famiglia numerosa.

Con un augurio franco e sincero per Voi e per la Vostra famiglia, per ognuno dei Ministri coi loro familiari e con lo sguardo rivolto a CHI sempre ama e tutto può,

Cordialmente salutiamo,

Le famiglie numerose italiane.

Scarica allegati:
Al _Signor_Presidente_del_Consiglio_italiano_Mario_Monti_e_alla_sua_Signora.pdf