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BUONE PRASSI: PIACENZA INTRODUCE LA TARIFFA FAMIGLIARE

BUONE PRASSI: PIACENZA INTRODUCE LA TARIFFA FAMIGLIARE

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Carissimi,

consentitemi di aggiungere un breve commento alla comunicazione che ci hanno inviato Carlo e Lorena Dionedi di Piacenza.
A parte le incoraggianti notizie sulle tariffe dell’acqua e sulle borse di studio, credo che sia stato raggiunto un importante risultato sulle rette delle mense scolastiche, forse il servizio che maggiormente incide sulle nostre finanze e della quale non si può proprio fare a meno.
Il costante lavoro dei nostri coordinatori di Piacenza, ha avuto l’effetto di sensibilizzare gli amministratori che una volta confermati (a Piacenza le elezioni amministrative si sono svolte lo scorso anno) hanno dato seguito alle promesse fatte.
Accanto ad una tariffa agevolata che prevede una scontistica progressiva per le famiglie con più figli (10% 2 figli, 20%, 3 figli, 30% 4 figli, 40% 5 figli ed oltre) è stato introdotto il concetto che le agevolazioni prescindono dal fatto che tutti i figli usufruiscano dei servizi comunali, basta semplicemente essere titolari della Family Card: si tratta di una vera e propria TARIFFA FAMIGLIARE.
Nei fatti questo significa che vengono riconosciuti i sacrifici che le famiglie numerose fanno non solo per allevare i figli più piccoli, ma anche per introdurre al meglio nella società quelli più grandi; inoltre questo meccanismo può indurre anche le scuole private e/o paritarie, che solitamente hanno tariffe più elevate, a prevedere agevolazioni per chi ha più figli, anche in assenza di situazioni di disagio.
La tariffa famigliare, già praticata ad esempio nella Provincia autonoma di Trento (dove assieme ad altri provvedimenti sta contribuendo a migliorare il tasso di natalità), trova spazio anche in un capoluogo di provincia – “comune ordinario”.
Conti alla mano, nell’arco di un anno, la differenza economica tra una tariffa famigliare ed una tariffa individuale è consistente come si può evincere analizzando l’allegato foglio illustrativo della città emiliana; ciò mantenendo inalterata la qualità dei menù proposti e certificati dall’AUSL.
E’ buona cosa, nell’interesse di tutte le famiglie numerose, che questa buona prassi venga diffusa su tutto il territorio nazionale, agli amministratori locali, per nostro conto la presenterò alla sede di Bologna dell’Osservatorio Nazionale sulla Famiglia, competente per le politiche degli Enti Locali.

Grazie Carlo e Lorena, grazie Comune di Piacenza.

Stefano ed Alessandra Lipparini
ANFN – Resp.le Naz.le Enti Locali