«Chissà, un giorno potremmo ottenere sconti su beni e servizi» disse Enrico Cinelli papà di prole numerosa incontrando al banco del pesce Mario Sberna.
Una richiesta per la quale il past president ha combattuto, da parlamentare, una stoica battaglia, per chiedere l’emanazione di una carta-famiglia simile a quella prodotta in Francia o in altri Paesi. La carta-famiglia fu, infine, approvata, ma non è mai stata ‘riempita’ di contenuti, cioè di convenzioni con aziende pubbliche e private, grandi o di medie dimensioni, tali da renderla ‘strumento’ di contrasto alla povertà.
In attesa che la carta venga rilanciata, Anfn, l’associazione che raduna e dà voce alle famiglie italiane, propone una soluzione dal basso: le convenzioni.
Ne hanno parlato Andrea Bernardini e Valentina Ranalli con Giovanni Gabelli, imprenditore, sposo di Stefania, insegnante, padre di cinque figli.
A lui il compito di fare la mappa delle convenzioni in Italia. Una tra quelle che ha avuto più successo è tata sottoscritta con una struttura ricettiva di Piani di Luzza. Luogo ideale per fantastiche vacanze alla portata delle tasche di famiglie numerose.
Paolo Nanni, ha invece spiegato il progetto «vacanze» che utilizza anche altre strutture nel territorio italiano.
