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Tariffe, sos delle famiglie al Presidente

Tariffe, sos delle famiglie al Presidente

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Famiglie ancora all´attacco sulle tariffe elettriche,gravemente lesive e dannose per i nuclei familiari numerosi. Se il motivo del contendereormai ‘storico’ – i costi ridotti previsti per la prima fascia di consumo favoriscono i single, mentre l´incremento progressivo delle tariffe del chilowatt/ora penalizza i nuclei numerosi che, pur con stili di vita sobri e parsimoniosi, per forza di cose fanno salire il contatore verso l´alto – ora la guerra si fa con le carte bollate. E con lettere al presidente della Repubblica Napolitano che sarebbe un eufemismo definire infuocate.
I fatti. Il 3 novembre 2007 l´Associazione famiglie numerose (Anfn), capitanata dal bresciano Mario Sberna, aveva inviato a Napolitano un ricorso straordinario contro l´Autorità per l´energia elettrica e il gas, in cui si spiegava cheda decenni le tariffe non tengono in considerazione il numero dei componenti il nucleo familiare, cosa che offende la Costituzionee che rende le bollette palesemente vessatorie nei nostri confronti, comestato riconosciuto lo scorso settembre anche dalla presidenza del Consiglio dei ministri, che aveva parlato diiniquitper le famiglie numerose. Ma ecco il ‘fattaccio’: il ricorso straordinario dell´Anfn e’stato portato dall´Authorità di fronte al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia, costringendo l´Associazione famiglie numerose – secondo Mario Sberna -a spendere soldi per un avvocato. Poi, la battuta cattiva:L´Autorità ci vuole costringere ad abbandonare la tutela dei nostri diritti, ben cosciente che soldi per un avvocato noi non ne abbiamo: i soldi, infatti, li abbiamo spesi tutti per pagare le inique bollette. Il riferimentoalla difficile situazione economica, certificata dalle indagini dell´Istat, in cui versano le famiglie numerose italiane. Le famiglie numerose ricordano a Napolitano che l´ingiustizia determinata dal regime tariffariopalese, che la stessa Autoritneperfettamente cosciente e che, volendo,avrebbe dovuto e potuto applicare un nuovo tariffario con meccanismi volti a evitare l´attuale discriminazione tra utenti, partendo da un valore base per ogni componente, ma ha preferito continuare a punire le famiglie numerose e far pesare unicamente sulle loro spalle il costo del mantenimento di centinaia di migliaia di utenze singole agevolate.
La replica. Le pesantissime accuse dell´Anfn non potevano lasciare indifferente l´Autorità per l´energia elettrica, da mesi impegnata in una difficile elaborazione del nuovo sistema tariffario, per il quale le consultazioni sono ancora in corso. Per quanto riguarda il tanto contestato ricorso al Tar, si fa notare che non c´erano altre strade legali, perchè i provvedimenti di un´Autorità indipendente è bene che siano giudicati solo dalla magistratura a seguito di un regolare giudizio piuttosto che attraverso un rimedio di natura amministrativa qualil ricorso straordinario. Sul piano delle tariffe, invece, l´Autorità ricorda che le richieste della famiglie numerose sono state prese in considerazione: alla fine di dicembre nelle proposte sulla riforma della tariffa sociale è stato introdotto il criterio del reddito (più precisamente: dell´Isee) quindi una famiglia con piu’ figli e in situazione di basso reddito rientrernella categoria ‘famiglie agevolate’ e potrgodere del bonus sociale, tanto pialto quanto pinumerosoil nucleo.
Nell´ambito della riforma tariffaria – spiega ancora l´ufficio stampa – l´Autorità ha anche proposto benefici per tutte le famiglie numerose (alti consumi), a prescindere dalle condizioni economiche.
La nuova tariffa base potrebbe infatti comportare una diminuzione della spesa che va dal 2 al 7 per cento, proprio per le fasce di consumo tipiche delle famiglie numerose. In ogni caso il presidente dell´Autorità Ortis si dice disposto al confronto e al dialogo con le associazioni.
Antonella Mariani
avvenire