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Sentenza della Cassazione: i bambini pedoni inesperti, richiedono più attenzione

Sentenza della Cassazione: i bambini pedoni inesperti, richiedono più attenzione

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di seguito una sentenza della CASSAZIONE che finalmente
tutela i bambini..anche se l’episodio è spiacevole.

Ciao Pier Bonvicini

I bambini, sono pedoni inesperti, quindi vanno tutelati:

Infatti secondo la Corte di Cassazione quando i bambini si trovano sulla
carreggiata, occorre considerare che possono avere comportamenti
imprevedibili e si comportano come pedoni inesperti. Per questo gli
automobilisti, e non solo, debbono prestare particolare prudenza e
attenzione. A ricordarlo è la Corte di Cassazione, IV Sezione penale,
sentenza 40587, che ha sottolineato l’obbligo di fermarsi in presenza di
minorenni per strada.
In mancanza, in caso di incidente, l’automobilista che non ha rispettato
le norme di comune prudenza dovrà rispondere del danno. Sulla scorta di
tale motivazione la Corte ha confermato una condanna per omicidio colposo
nei confronti di un giovane che procedeva alla guida di un autocarro alla
velocità di appena 20 chilometri orari
Pur essendosi reso conto che sul suo percorso marciavano due bambini in
bicicletta, il camionista non si era fermato e uno di loro era stato
investito ed era morto.
Piazza Cavour non ha voluto sentire ragioni neppure sulla richiesta di
concessione delle attenuanti. Secondo la Corte i giudici di merito hanno
correttamente affermato “la responsabilità del conducente per omicidio
colposo per investimento di un bambino che, giocando a rincorrersi con
coetanei su uno stretto marciapiede adiacente alla carreggiata stradale,
si sia spostato sulla carreggiata medesima, per non aver tenuto una
velocità adeguata alla situazione di pericolo, costituita dalla presenza
dei bambini”.
In sostanza, si legge nella sentenza, chi era alla guida doveva
“rallentare fino a fermarsi, per evitare ogni pericolo di investimento, in
quanto si trattava di bambini che non sono in grado di valutare e ovviare
ai pericoli inerenti alla circolazione stradale e che compiono normalmente
movimenti irregolari, inconsulti e pericolosi e che possono equipararsi a
pedoni incerti che tardano a scansarsi”. Ricorrendo in Cassazione l’uomo
aveva cercato di dimostrare che la sua guida non era stata imprudente ma
che, avendo visto i bambini, aveva rallentato la corsa del mezzo. Nel
respingere il ricorso Piazza Cavour ha ricordato che “in caso di
investimento, esattamente viene affermata la responsabilità del conducente
che non abbia moderato particolarmente la velocità del veicolo e viene
escluso che la condotta del bambino che si sposti incautamente sulla
carreggiata possa concretare una “concausa” dell’incidente.