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Roma e Teramo: tagli alle rette per chi ha tre o più figli

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Avvenire 04/01/2008, Pagina 18
Asili nido: Roma e Teramo tagliano le rette

Buone notizie per le famiglie con tre figli e a basso reddito residenti a Roma e Teramo: è previsto, infatti, un taglio alle rette degli asili nido.
Il sindaco capitolino, Walter Veltroni, ha annunciato che il provvedimento riguarda «tutte le famiglie per il terzo figli, e per il secondo e terzo figlio per le famiglie a basso reddito». La misura, che sarà approvata dalla giunta comunale nelle prossime settimane, comporterà «un risparmio molto importante, in media intorno ai 140 euro al mese, che aiuta soprattutto le famiglie e le coppie più giovani che hanno dei bambini e che quindi spendono di più». Veltroni ha annunciato il taglio delle rette anche alla luce della «situazione di difficoltà delle famiglie per i salari, quella che il presidente della Repubblica ha richiamato».
Una «cauta apertura» a questa iniziativa arriva da Paolo Floris, presidente del Forum delle famiglie del Lazio: «Vorremmo vedere la proposta per capire meglio. Tuttavia non abbiamo niente in contrario. Serve, però, una revisione organica dei regolamenti di accesso agli asili nido e delle politiche per l’infanzia: tutta la famiglia va valorizzata».

ATeramo, invece, l’amministrazione comunale ha già approvato una delibera con la quale ha determinato modifiche alle tariffe degli asili comunali e per la refezione scolastica. Le famiglie con tre figli e con reddito Isee non superiore a 18mila euro (corrispondente a circa 40mila euro) saranno esentate dal pagamento della retta per l’iscrizione del terzo figlio al nido.
Le famiglie con tre figli e reddito Isee non superiore a 10.600 euro (corrispondente a circa 30mila euro) saranno integralmente esentate dal pagamento del buono-pasto. In concreto, le esenzioni si tradurranno per queste famiglie in risparmi fino a 280 euro mensili per l’asilo nido e tra i 68 e i 204 euro mensili per il servizio di refezione. «Il provvedimento attua, sebbene indirettamente – commenta il Comune – una vera e propria politica dei redditi e rappresenta forse un unicum a livello nazionale. Quanto deliberato dalla giunta, su proposta dell’assessore alla Pubblica istruzione Paolo Gatti, «integra un forte e innovativo intervento in favore delle famiglie; si tratta di una risposta politica reale a problematiche di diffusa e forte rilevanza, che acquista particolare significato in un momento di difficoltà generale del Paese e si inserisce brillantemente nel dibattito politico nazionale, fornendo una risposta concreta ai problemi dei salari inadeguati e della perdita del potere di acquisto delle famiglie ».
Maurizio Carucci