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OGGI E’ IL MIO ULTIMO GIORNO DI LAVORO

OGGI E’ IL MIO ULTIMO GIORNO DI LAVORO

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L’ultimo giorno di lavoro è arrivato, e anche se vorrei essere forte, troppe
cose me lo ricordano.Me lo ricordano gli sguardi commossi dei miei genitori
che ogni giorno mi vedevano pranzare da loro e che da oggi mi salutano come
fosse un addio, me lo ricordano gli amici più cari che fanno il tifo per me
affinchè non mi abbatta, me lo ricorda la tv che giorno dopo giorno mi
rappresenta come un numero una statistica, non sapendo che dietro c’è una
persona in carne ed ossa che non dorme pensando al destino suo e della sua
famiglia, ma soprattutto me lo ricordano i miei 4 figli, che già abituati a
restrizioni, oggi si vedono dire no quasi per tutto e poi c’è Andrea, il mio
secondogenito, che mi dice papà non ti preoccupare te li do io i soldi.
Oggi è il mio ultimo
giorno di lavoro, l’ultimo giorno di dignità, l’ultimo giorno che temevo da
tempo che arrivasse, quel giorno che solo al pensiero mi faceva sudare
freddo e che non mi faceva dormire la notte eccolo in tutta la sua irruenza
e crudeltà, da domani la mia non vita ha inizio.
Non so se
ci si rende conto cosa sia il lavoro per una persona e in special modo per
un padre di famiglia con 4 figli, ma spero che lo capiate presto visto che
milioni di persone dipendono da questo e senza sono già morti.
Vi scrivo questa lettera affinchè come ANFN, associazione di cui mi onora
far parte, la diffonda magari presso quegli organi competenti che credono
che con le social card si risolvano i problemi.
Oggi come
non mai, c’è bisogna di una politica di qualità che risolva i problemi del
paese e non quello di pochi e se non si è capaci di farlo si deve avere il
potere morale di farsi da parte, perché oggi come non mai si sta giocando
con la vita delle persone.

Associato n°4172

La lettera che ci scrive il nostro amico grida una disperazione che viene da lontano. QUanta ingiustizia dietro le sue parole. Che un uomo abbia valore e dignità solo in quanto lavoratore, grida vendetta. Che un padre di famiglia si trovi per strada, nel nostro 2.000 di televisioni al plasma e suv, grida vendetta. Anzi, giustizia e attenzione. Ringraziamo allora la CEI che ha pensato concretamente a queste nostre famiglie, tendendo una mano con spirito di solidarietà e fratellanza, che sta muovendo un meccanismo virtuoso di aiuto verso le famiglie, il bene più prezioso del nostro Paese.
Coraggio associato n.4172, tu non sei il tuo lavoro perso, ma un padre di famiglia che ha fatto scelte coraggiose e responsabili. Coraggio, non sei da solo, sei uno di noi, sei tutti noi.