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BENE COMUNE E RESPONSABILITA’

BENE COMUNE E RESPONSABILITA’

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L’Associazione provinciale BAT delle Famiglie Numerose interviene all’incontro organizzato dall’Azione Cattolica di Trani, Barletta e Bisceglie

“L’appartenenza è avere gli altri dentro di sé”, da questa frase tratta da un brano di Giorgio Gaber interpretato dal musicista Nico Arcieri, è partito l’incontro organizzato dall’Azione Cattolica diocesana nella sala della comunità S. Luigi a Trani. Il presidente diocesano Luigi Lanotte ha spiegato che questo appuntamento è posto a sintesi e conclusione della 45^ Settimana sociale dei cattolici che ha visto l’Azione Cattolica impegnata a riflettere sul tema del bene comune. Il tema è stato trattato da don Rocco D’Ambrosio, docente presso la Facoltà Teologica Pugliese di Bari e la Pontificia Università Gregoriana di Roma. “Dobbiamo riflettere –ha dichiarato don Rocco- come il bene comune da fatto personale può allargarsi fino a comprendere gli altri. Secondo il Magistero della Chiesa tocca alla comunità politica garantire il bene comune, che è collegato alla dignità delle persone”. Un argomento quello trattato che sembra astratto ma in realtà nasconde realtà concrete e attuali come la recente crisi economica che, ha sottolineato il relatore, “deriva da un problema di cattiva gestione del bene comune. Parte da lontano, negli USA, da una decisione presa dal presidente Clinton poi potenziata dai Bush, padre e figlio, si chiama deregulation: semplificando si è trattato di togliere le regole dal mercato finanziario e senza norme tutto è saltato. Naturalmente questo è il frutto di concezioni del bene comune molto diverse da quella cristiana come la visione utilitarista oggi imperante: tutto deve contribuire ad accrescere l’utilità e i beni materiali. Teoria non condivisibile per i cristiani che non rende ragione delle storie personali e dei volti che si incontrano. Purtroppo non è difficile incontrare cattolici che hanno fatto propria la concezione utilitarista, la sensibilità dei cristiani si è abbassata e consente che passino leggi vergognose come quella che intende impedire ai clandestini l’accesso alle cure, uno dei diritti riconosciuti a livello internazionale e persino in tempo di guerra. Dottrine razziste come quella leghista, albergano nelle nostre parrocchie. Il problema non è quindi quello dell’unità dei cattolici in politica quanto della loro coerenza. Quando la classe politica è incoerente la tentazione del cittadino di disinteressarsi diventa più forte, occorre qualcuno che prenda la responsabilità”. Il relatore ha ribadito l’importanza della formazione e dell’impegno dei cattolici in politica come negli altri settori, messaggio rilanciato negli interventi dei referenti delle Associazioni che hanno collaborato a promuovere la manifestazione: Commissioni diocesana Pastorale sociale del lavoro, giustizia e pace e salvaguardia del creato, Comitato Progetto Uomo, Associazione Xiao, Movimento di Impegno Educativo di A.C. “G. Lazzati”, Associazione Nazionale Famiglie Numerose della BAT e Unione Giuristi Cattolici Italiani. L’arcivescovo mons. Giovan Battista Pichierri ha chiuso l’incontro ribadendo che per combattere un diffuso sentire contrario al bene comune che è trasversale, occorre ascoltare e mettersi in dialogo formando le coscienze.
Marina Ruggiero