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Manovra, tutto lo sdegno di Mario Sberna su Brescia Oggi

Manovra, tutto lo sdegno di Mario Sberna su Brescia Oggi

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Le famiglie numerose vedono svanire le promesse

Sberna: «La Finanziaria
uccide il nostro futuro»

«Diventano trapassato remoto il palco del Family Day e le promesse elettorali di questo governo»

Famiglie numerose sempre più deluse. La manovra approvata taglia tutti i fondi a sostegno di queste realtà. Il presidente nazionale dell’associazione che raggruppa queste famiglie, il bresciano Mario Sberna, attacca: «La Manovra vacanziera partorita e approvata in poche ore arriva a conclusione. Sono ormai annoverati nel trapassato remoto sia il palco del Family Day, che le promesse elettorali che assumono sempre più l’aspetto di invereconde menzogne. Senza tema di smentita si può affermare che questo Governo Berlusconi-Bossi ha fallito miseramente sul fronte a noi più caro, e più caro al Paese: la famiglia. Tra festini veri o presunti e allegre mangiate, tra costi della politica sempre più alti e poltrone sempre più morbide, sono passati anni preziosi nei quali, correndo dietro per mesi a ! leggine che a noi non servono, ma che tanto sembrano fatte ad personam e fantomatici federalismi e falò, il debito pubblico è aumentato, migliaia di posti di lavoro persi, impoverito ancora di più imprese e famiglie, aumentato le tasse e le imposte – sia nazionali che locali – ridotto i servizi, precarizzato i giovani, denigrate le donne, gettato nella disperazione centinaia di migliaia di persone».
PROSEGUE Sberna: «L’annunciato taglio lineare (l’ennesimo taglio lineare, perciò iniquo e dannoso) partorito dal ministro Tremonti, pari al 5 % nel 2013 e al 20% nel 2014, aumenterà ancora di più povertà e disperazione soprattutto a chi ha investito nel futuro del Paese, le famiglie numerose. Si taglieranno le detrazioni e deduzioni inserite nella denuncia dei redditi (farmaci, mutui, spese mediche, spese scolastiche), dopo i tagli già partoriti (per esempio la non detraibilità dell’abbonamento all’autobus scol! astico). Non si taglierà nulla a politici e affini, che continueranno a lavorare poco e guadagnare troppo. Come un ministro che di professione faceva il commercialista non capisca i danni che provoca proprio a chi è nel maggior bisogno, è un caso serio. Come si riesca a togliere nulla a chi ha già tanto, è un caso altrettanto serio».
ANNUNCIA: «Adesso basta, le famiglie numerose italiane non ne possono più. Abbiamo investito nell’unico futuro possibile per questo Paese, i figli. E questo futuro, il bene più prezioso per la Nazione, viene violentemente impoverito, abbandonato, umiliato. Come rinnovare immediatamente la classe politica e lasciarsi alle spalle questo ventennio e tutti i suoi pessimi protagonisti, è l’unico caso da prendere seriamente in considerazione».

Brescia Oggi, Sabato 16 Luglio 2011 CRONACA Pagina 17