• it
Le pensioni come leva per la natalità: la logica dell’incentivo

Le pensioni come leva per la natalità: la logica dell’incentivo

209 views
Condividi

Una norma che introducesse benefici pensionistici e contributi figurativi legati al numero dei figli, sia agli uomini che alle donne, potrebbe permettere di sostenere il sistema pensionistico

Una norma che introducesse benefici pensionistici e contributi figurativi legati al numero dei figli, sia agli uomini che alle donne, potrebbe permettere di sostenere il sistema pensionistico nel lungo periodo.
Figli, genitori e nonni; natalità, genitorialità e welfare sono sempre più accostati gli uni agli altri nel dibattito pubblico. Ad esempio il ministro Giorgetti non manca occasione di ricordare che nessuna riforma delle pensioni è sostenibile con gli attuali trend demografici.

Ci sono almeno quattro modi in cui il tema delle pensioni si intreccia con i temi della natalità e della genitorialità ed è importante acquisire questo quadro e questa complessità per stabilire delle politiche pubbliche adeguate. La prima questione, forse la più ovvia, è quella sollevata dal ministro: le pensioni godute dai nonni di domani – i potenziali genitori di oggi – sono sostenibili solo a condizione che ci siano abbastanza contribuenti domani, ovvero che nascano abbastanza figli oggi. Questo perché nel nostro sistema pensionistico a riparto i contributi dei lavoratori versati in un determinato anno vengono utilizzati per finanziare le pensioni nel medesimo anno. Sussiste quindi un rapporto di causa effetto tra la natalità oggi bassa e le prestazioni pensionistiche future necessariamente più contenute. Si noti che i figli oggi generati e cresciuti con elevati costi privati dai genitori genereranno un beneficio pubblico – il sistema di welfare di cui le pensioni fanno parte – anche a favore di coloro che oggi decidono o non riescono ad avere figli.

 

Continua a leggere l’articolo completo su avvenire.it di Gianmaria Ferretti e Matteo Rizzolli