Dopo il grande clamore suscitato dalle minacce di morte a una famiglia numerosa di Padova, è il momento della riflessione. Si è trattato di un episodio isolato, la violenza di un vicino poco disponibile, la sparata di un bulletto, lo scherzo di un buontempone senza senso dell’umorismo, oppure dietro quelle scritte rosse si nascono reali sentimenti di rancore, di fastidio, di odio verso chi ha deciso di avere più figli della “norma”? Ed è giusto che esista una norma a regolare quanti figli possano essere messi al mondo? Ma la gente conosce davvero la realtà di una famiglia numerosa o crede che il fatto di essersi aperti alla vita sia un segno di ignoranza, di fondamentalismo, di incoscienza? E che a farne le spese (in senso effettivo) sia la comunità, costretta a “mantenere” figliolanze altrui messe al mondo per non lavorare e vivere a sbafo?
Per rispondere a queste domande la redazione inaugura un sondaggio a cui siete pregati di rispondere : partiremo dagli episodi (eventuali ) di discriminazione, di violenza (ci auguriamo solo verbale), per poi aprire una vera e propria indagine partendo dalle grandi famiglie per capire il loro rapporto con il territorio, con le amministrazioni pubbliche, con la scuola, i vicini, i parenti. E chiederemo quali e quanti sono effettivamente i contributi che ogni comune (o regione) riserva alle famiglie numerose: è tempo di fare chiarezza e eliminare, una volta per tutte (?) i tanti luoghi comuni che circondano la scelta più naturale che ci sia, avere una famiglia con tanti figli…
Chi volesse partecipare all’indagine è pregato di scrivere a redazionefamiglie numerose.org
