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LE FAMIGLIE NUMEROSE SCRIVONO ALLA MERKEL E A SARKOZY: PRENDETECI CON VOI!

LE FAMIGLIE NUMEROSE SCRIVONO ALLA MERKEL E A SARKOZY: PRENDETECI CON VOI!

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Carissime famiglie,
tra le centinaia di mail di solidarieta’ e incoraggiamento ricevute, moltissime visibili sul sito, in tanti hanno chiesto: “Cosa possiamo fare noi da casa?”. A Senigallia abbiamo pensato che una iniziativa, decisamente “mediatica” ma comunque utile alla causa, sarebbe quella di scrivere ai massimi responsabili di Francia e Germania, che in Europa hanno le politiche familiari piu’ attente ai bisogni dei figli, per chiedere asilo. Sappiamo che molti fra noi sono stati tentati dall’idea di emigrare e qualcuno lo ha anche fatto, con la disperazione nel cuore e la speranza di un domani migliore. Noi abbiamo scelto di rimanere e di cercare di cambiare cio’ che non va in tutti i modi possibili, perche’ amiamo questo Paese e siamo certi che riusciremo a cambiarlo, pur senza potere come siamo e con le nostre piccole forze.

Davanti alla situazione difficile e buia che stiamo attraversando pensiamo che qualche gesto forte, moltiplicato da tanti, puo’ darci la speranza di essere sentiti, ascoltati, presi in considerazione. La richiesta vera di asilo e’ tutt’altra cosa (e gli sbarchi a Lampedusa ce lo hanno insegnato). Qui si tratta semplicemente di un grido d’aiuto esercitato in maniera inconsueta. Chi non viene a Roma il 22 puo’ dunque farsi sentire inviando le lettere allegate ai presidenti di Francia e Germania, due Paesi che investono sui loro figli e sul loro futuro, che stanno lottando contro l’inverno demografico e, soprattutto nel caso della Francia, stanno vincendo. Parliamo a nuora perche’ suocera comprenda: chiediamo cioé asilo a loro per essere ascoltati dai capi del nostro Paese, prima che davvero chi vuole sopravvivere sia costretto ad andarsene. E con lui la parte migliore dell’Italia, i nostri giovani.

Chi desidera contribuire a questa forma di protesta, del tutto simbolica e destinata soprattutto alla riflessione dei nostri politici (che la riceveranno per conoscenza da noi, insieme a tutti i mass media), puo’ stampare gli allegati, metterli in una busta e spedire per posta.
Fateci solo sapere dell’invio comunicandolo a Debora per e-mail: lombardia@famiglienumerose.org.
Ricordarsi di mettere il numero dei figli dove ci sono i punti di sospensione (prima riga, frase ” wir haben … Kinder” in tedesco e frase ” nous avons ……. enfants” in francese) e di firmare.

Di seguito il testo della lettera in italiano, gia’ tradotta in francese e tedesco per la spedizione. Chi vorra’ fare di piu’, potra’ inviare la fotocopia delle due lettere al Presidente della Repubblica con due righe di spiegazione del gesto, che lasciamo alla liberta’ di ognuno di voi.
L’indirizzo del Presidente Napolitano e’: Ill.mo Sig. Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Palazzo del Quirinale, 00187 Roma (RM).

E’ chiaro che questa iniziativa e’ lasciata alla liberta’ di ognuno di noi, come tutte le altre del resto; chi non la condivide, soprattutto pensando che possa essere lesiva dell’immagine della politica italiana, si astenga.
Certo che la sostanza, cioe’ l’essere fanalino di coda in Europa nelle politiche familiari (l’Italia destina solo l’1,3% del PIL) e’ e resta lesiva delle famiglie italiane, il che e’ ben piu’ grave dell’immagine.

Grazie, un fraterno abbraccio

Mario e Egle e tutto il Consiglio direttivo.

Illustrissimo Presidente / Cancelliere,

siamo una famiglia numerosa italiana: abbiamo …… figli. Ci siamo aperti alla vita con la fiducia di chi è convinto che i figli siano un dono prezioso non solo per il nucleo familiare in cui nascono e crescono, ma anche per l’intera società e quindi per lo stesso Stato.
In effetti, la Costituzione della Repubblica italiana in diversi articoli riconosce il ruolo fondamentale della famiglia e invita le pubbliche istituzioni ad agevolarne la formazione e l’adempimento dei compiti ad essa connessi. L’art. 31 addirittura raccomanda una particolare attenzione nei confronti delle famiglie numerose.
Nella realtà concreta, purtroppo, questo “favor familiae” nel nostro Paese non si è mai concretizzato; da decenni attendiamo invano questo “particolare riguardo” che ci sarebbe dovuto se non altro perché le famiglie con figli, come economisti e demografi ben sanno, costituiscono il vero motore di ogni vero e duraturo sviluppo.
Ultimamente, le recenti manovre finanziarie dell’attuale Governo – giustamente richieste dalla situazione dei conti pubblici italiani e dalla stessa UE – hanno introdotto misure che non solo non aiutano in alcun modo le famiglie con figli, ma al contrario operano tagli che incideranno in modo particolare proprio su di esse. Non solo, più sono i figli, maggiore sarà il peso economico che graverà su famiglie che già ora sono costrette a diverse rinunce e subiscono oggettivamente odiose discriminazioni e iniquità nel disinteresse quasi generale delle forze politiche e persino delle organizzazioni sindacali. L’ISTAT segnala che l’11% delle famiglie vive sotto la soglia di povertà relativa, ma se consideriamo le famiglie con figli minori questa quota sale al 30,5%. Inoltre il 4,6% del totale delle famiglie vive sotto la soglia di povertà assoluta, ma se consideriamo le famiglie con figli minori questa quota sale all’11,9%. Le famiglie povere sono tante (e in crescita, nel nostro Paese), ma avere 3 figli significa essere a rischio di povertà. E se il presente delle famiglie numerose italiane è drammatico, il futuro si preannuncia assolutamente funesto e senza speranza.
Sappiamo che il Vostro Paese già da diversi anni, con intelligente lungimiranza e vero senso di coesione sociale, ha intrapreso una serie cospicua di politiche familiari a vari livelli che non solo producono fiducia e benessere nei riguardi delle famiglie, ma incentivano i consumi e quindi lo sviluppo assicurando da un lato, con la crescita demografica, la tenuta dello Stato sociale, dall’altro garantendo una vera equità sociale nei confronti di chi si fa carico di allevare i cittadini del futuro.
Per tutto quanto appena esposto,
chiediamo
di voler accogliere i membri della nostra famiglia come nuovi residenti del Vostro Paese. Non avremmo mai voluto arrivare a tanto: facciamo questo passo con la morte nel cuore per l’amore che nutriamo verso il nostro Paese, ma siamo costretti a farlo per il bene dei nostri figli. Assicuriamo fin d’ora che aspiriamo ad una piena integrazione nel vostro tessuto sociale, che rispetteremo le vostre leggi e i vostri costumi, saremo cittadini laboriosi ed onesti, educando i nostri figli ai valori universali dell’uguaglianza, della tolleranza, della solidarietà e del senso civico.

In attesa di un cenno di accoglienza, ringraziamo anticipatamente
Illustrissimo Presidente / Cancelliere,

Scarica allegati:
Lettera_Francia_Germania.doc
Lettera__Merkel.doc
Lettera_Sarkozy.doc