La psicologa Elena Pergola: “I figli cresciuti nelle grandi famiglie sono dotati di una buona capacità di Problem solving”

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    I figli cresciuti nelle grandi famiglie appaiono sereni, resilienti alle difficoltà e sono dotati di una buona capacità di problem solving. È quanto emerge da una ricerca di tipo qualitativo realizzata dal Centro internazionale studi famiglia (Cisf) su un campione di ragazzi con (tanti) fratelli e di figli unici. Lo conferma anche l’esperienza di Elena Pergola, che oltre ad essere mamma di prole molto numerosa, gestisce pure una casa famiglia: «Quando da noi arrivano bambini o ragazzi figli unici o, al massimo, cresciuti con un fratello, notiamo come, in molti casi, non hanno alcune competenze. Competenze che, invece, acquisiscono in un contesto numeroso in qualche mese».

    Ed è anche vero – commenta la psicologa – che i figli cresciuti in una famiglia numerosa «sono più sereni, più equipaggiati per far fronte alle difficoltà e per reggere le frustrazioni». Tutto questo «nonostante che nell’immaginario collettivo una famiglia numerosa sia sinonimo di confusione, di caos».

    I figli delle famiglie numerose – osserva ancora lo studio del Cisf – non fuggono dalle responsabilità e imparano, a poco a poco, a gestire i conflitti. Hanno, in genere, uno sguardo fiducioso verso il mondo e verso il futuro.

    «È nello stile di un nucleo numeroso coltivare il senso dell’altro, ponendosi dei limiti» ha osservato Elena Pergola. Questo, in un primo momento, «si traduce nella sensazione di godere di minori libertà, ma nel tempo diventa spinta a prendersi delle responsabilità tanto personali (nelle proprie scelte di vita) quanto nel senso del bene comune, come se l’allenamento fatto in famiglia facesse avere la percezione che ce la si può fare».

    In famiglia i figli cresciuti in una famiglia numerosa si allenano all’accoglienza (e infatti le loro case sono piene di amici, perché dove si mangia in sei, in sette od otto, vien quasi naturale… aggiungere un posto a tavola).

    Ma sbaglia chi pensa alla famiglia numerosa come ad un esperimento ben riuscito di Mendel («tutti fatti con lo stampino»): ogni figlio nasce come unico e non si riduce nel tempo… a fotocopia per parafrasare una espressione cara al beato Carlo Acutis. Anzi, è forse proprio la necessità di rendersi visibili al resto della (numerosa) famiglia che ‘stimola’ ogni suo componente a coltivare una o più soft skills. In un gioco di alleanze tra fratelli e sorelle degno dei più intriganti giochi di squadra». Competenze e talenti che, se ben educati, potrebbero favorire, ad esempio, un più facile accesso nel mercato del lavoro di un giovane cresciuto in una famiglia XXL.