Idea Anfn: una legge-quadro sulle famiglie numerose

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    Una legge-quadro sulle famiglie numerose. Un testo che prenderà spunto da un disegno di legge cui avevano lavorato il past president di Anfn Mario nella diciassettesima legislatura. Ma che si sta arricchendo del contributo di diversi associati. Di questo e di altro si è parlato questa mattina nell’incontro destinato alle famiglie coordinatrici (o comunque con un ruolo in Anfn) ospitato all’hotel «Fonte Angelica» a Nocera Umbra.
    A confronto Paolo Moroni responsabile dell’osservatorio politico di Anfn, Riccardo Lucarelli, capo della segreteria tecnica del ministro per la Famiglia, la Natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella e il presidente nazionale dell’associazione Alfredo Caltabiano.
    Un assegno più corposo per le famiglie extralarge, con un riconoscimento di 150 euro al mese (erede dei 100 euro di detrazione aggiuntiva che arrivavano in busta paga dai tempi del governo Prodi) al di là delle soglie di reddito. E una maggiorazione, su base Isee, per ogni figlio superiore al secondo. L’innalzamento da 20mila a 30mila euro della soglia Isee al di sotto della quale le famiglie numerose possono accedere agli sconti su luce e gas. Sono alcuni degli interventi del governo Meloni a favore delle famiglie numerose introdotte anche grazie ai suggerimenti portati in consiglio dei ministri da Riccardo Lucarelli per conto della ministra Roccella. Il tema della «natalità» era stato introdotto con forza dal governo ad inizio legislatura. E ancora – riconosce l’osservatorio politico Anfn – è, almeno a parole, nella volontà dell’Esecutivo.

    In occasione dell’incontro si è parlato delle difficoltà di rodaggio dell’Assegno unico.
    Ma non solo. «Efficaci politiche familiari non si riducono al solo Assegno unico universale – ha affermato Alfredo Caltabiano, chiedendo politiche capaci di accompagnare tutte le fasi della vita della famiglia. Per la creazione di una famiglia, per favorire un progetto di vita, ad esempio, è necessario che i nostri giovani possano contare su un lavoro non precario e adeguatamente retribuito – ha osservato il presidente. Quando nasce il primo figlio, la coppia ha bisogno di politiche di armonizzazione lavoro-famiglia. Con la nascita del secondo figlio e soprattutto dei successivi, sono importanti i sostegni economici, perché ogni figlio riduce inevitabilmente il potere di acquisto del nucleo familiare. In questo contesto, la nostra associazione propone non solo interventi a tutela delle famiglie numerose, ma anche delle altre famiglie. Innanzitutto, la prima cosa che chiediamo è una riforma congiunta e contestuale del Fisco, dell’Assegno Unico e dell’ISEE, che tenga adeguatamente conto dei carichi familiari, che consideri la famiglia come soggetto fiscale, e che elimini le storture che da anni denunciamo sull’ISEE. Soprattutto, chiediamo risorse adeguate sulla famiglia, da considerare non come spesa corrente, ma come investimento, ricorrendo ai fondi del PNRR. Abbiamo proposto il rilancio della carta famiglia, seguendo le buone pratiche europee esistenti in Europa, in particolare Francia, Spagna ma soprattutto Polonia. Con una novità: estenderla a partire dalle famiglie con 2 o più figli, sia per ampliare la platea, rendendola commercialmente più appetibile, sia per venire incontro agli sforzi del Ministero della Famiglia per invogliare le famiglie a fare il secondo figlio. Proponiamo con convinzione la diffusione sul territorio del Network dei comuni amici della famiglia, che grazie all’impegno di tanti nostri coordinatori, oltre ovviamente ai coniugi Ledda, sta avendo grande successo in tutta Italia.
    Domani approfondiremo questo tema, particolarmente importante. Continuiamo a proporre i nostri ‘cavalli di battaglia’ di un figlio un voto, per il riconoscimento del diritto di voto ai minori, e del riconoscimento di contributi pensionistici alle mamme lavoratrici. Sono tutte battaglie che riguardano in generale tutte le famiglie con figli. E poi abbiamo gli interventi specifici, che vorremmo riunire in una proposta di legge per le famiglie numerose, a partire dalla loro definizione: famiglie con almeno tre figli a carico. A breve partirà un questionario rivolto a tutti i nostri associati, finalizzato a raccogliere idee e spunti. Successivamente elaboreremo questo documento con un gruppo di lavoro; se c’è qualcuno interessato a partecipare, lo faccia presente a Paolo Moroni, responsabile della direzione politica».