Oggi, 17 novembre ricorre la Giornata Mondiale della Prematurità, riconosciuta dal Parlamento Europeo grazie all’impegno della European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFCNI) è stata istituita nel 2008 per richiamare l’attenzione sul tema.
Al mondo 1 bambino su 10 nasce prematuro e le complicazioni legate alla prematurità sono la principale causa di morte dei bambini di età inferiore ai 5 anni (dati OMS). Nel 2022, in Italia, sono nati prematuri 24.000 bambini (6.3% del totale).
Nelle famiglie numerose una nascita pretermine può capitare, è un evento stressante per ogni famiglia ma quando a casa ci sono diversi bambini che aspettano la mamma la situazione è decisamente complicata. Possono volerci diverse settimane, mesi, prima che la famiglia possa riunirsi nuovamente. Il piccolo è fragile e necessita di più attenzioni anche dopo il ritorno a casa.
Noi l’abbiamo vissuto con la nostra ottava figlia, nata a 29 settimane, sono passati 6 anni ed oggi possiamo solo ringraziare per come è cresciuta, oggi insieme a lei stiamo ripercorrendo i due mesi e mezzo passati in TIN ed in patologia neonatale, perché possa comprendere il perché di quelle cicatrici su polsi e caviglie che tanto la incuriosiscono.
Non sempre è possibile prevedere un parto prematuro, noi non eravamo stati avvisati, non c’erano campanelli d’allarme, per questo credo sia importante sensibilizzare sul tema ed esprimere vicinanza a chi in questo momento sta lottando accanto al proprio bambino ed a tutti quelli che vi sono passati.
Famiglia Civettini