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Famiglie numerose, adunata a Roma

Famiglie numerose, adunata a Roma

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Una decina dalla Bergamasca alla manifestazione per tutelare diritti e scelte
Famiglie numerose, adunata a Roma
Domenica le famiglie numerose manifestano a Roma Saranno oltre una decina le famiglie numerose di Bergamo e provincia presenti domenica prossima a Roma per tutelare i propri diritti e valorizzare la scelta fatta di aprirsi alla vita. Un’adunata che coinvolgerà molte centinaia di famiglie promossa dall’associazione nazionale famiglie numerose (Anfn), nata nel 2004 a Brescia ed oggi presente in quasi tutte le province italiane. Circa 9 mila le famiglie numerose associate all’Anfn, per un totale di 60 mila persone.
«Nella Bergamasca sono circa duecento famiglie – osservano Fabrizio e Regina Maroncelli, consiglieri nazionali e coordinatori provinciali Anfn, quattro figli dai 16 ai 7 anni; per info: Bergamo@famiglienumerose.org. –, in prevalenza con quattro e più figli anche se non mancano quelle meno numerose o semplici sostenitori. Siamo impegnati per difendere i diritti (ampiamente violati) in campo fiscale, politico e tariffario. C’è l’Anfn, per esempio, dietro le family card che sempre più città stanno approntando sull’esempio della capofila Bergamo». «Abbiamo presentato il progetto di legge “Genesi” – continuano con un altro esempio i coniugi Silvia e Claudio Facchinetti di Ponte San Pietro, cinque figli dai 15 ai tre anni, famiglia delegata Anfn per la Bergamasca – per una introduzione modulare del quoziente familiare. Ma la nostra associazione – sottolineano Maroncelli e Facchinetti – è soprattutto un’unica grande famiglia composta da persone unite dallo stesso amore per la vita».
La manifestazione prevede una prima tappa in piazza San Pietro quando, dopo l’Angelus, papa Benedetto XVI si rivolgerà direttamente alle famiglie dell’Anfn. Poi, nel primo pomeriggio il corteo dell’Anfn raggiungerà piazza del Popolo dove, dalle 15, prenderanno la parola alcuni suoi rappresentanti ed altri esponenti del mondo politico e sociale. Per i bambini a disposizione numerosi gazebo sotto i quali, grazie agli animatori, potranno divertirsi tra giochi, maschere, colori e merenda finale.
Emanuele Dolci, infermiere trentacinquenne, raggiungerà la capitale insieme alla moglie Merj ed ai figli Giovanni (sette anni), Anna (sei), Michele (tre, nato in Perù dove papà e mamma si sono trasferiti per alcuni anni in aiuto ai poveri del posto) e Caterina (2 anni). «Una trasferta non facile da organizzare – dicono papà e mamma – ma alla quale non vogliamo mancare per dare voce a tutte quelle famiglie che, per tanti motivi, saranno impossibilitate a parteciparvi. Famiglie nelle quali ci si educa ad una buona sobrietà che diventa scontata. I nostri figli trovano più bello parlare tra noi, giocare, fare passeggiate piuttosto che guardare la tv. Non abbiamo il computer né altre tecnologie perché vivendo nei Paesi più poveri del mondo abbiamo capito che se ne può fare a meno. Siamo famiglie dove ci si telefona per passarci gli abiti o i libri, dove vige il concetto del fare più che del parlare o dell’apparire, che non sanno spesso come si arriverà a fine mese ma sempre pronte ad aggiungere posti a tavola, dare ospitalità o aiutare chi ne ha bisogno». Perché, dicono tutti, la vita va scelta con il cuore.

Marco Conti, Eco di Bergamo