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Famiglia e nozze gay

Famiglia e nozze gay

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LETTERA A SETTE (CORRIERE DELLA SERA)

Onestamente non capisco la ragione della campagna che, come “Corriere della sera” avete avviato a partire dall’articolo di Galli della Loggia. Parlo del martellante numero di articoli, interviste, inchieste sull’omosessualità, campagna che raggiunto il suo apice nell’ultimo numero di Sette. Ammetto di sentirmi davvero a disagio e non più in sintonia con un giornale a cui sono abbonato da anni, ma ancora per poco.
Ammetto anche un’altra colpa: sono cattolico — che significa universale, non fondamentalista o simili.
Pertanto credo che le persone omosessuali vadano profondamente rispettate e più di altre, perchè hanno una ferita interiore che li fa terribilmente soffrire. Non solo e non tanto per le discriminazioni, le derisioni, l’emarginazione che patiscono — e che vanno certamente deprecate; ma perchè, per motivi che alla scienza non sono ancora del tutto chiari, soffrono una profonda lacerazione dell’animo. Il motivo?
Semplice, anche loro sanno bene che la natura ha stabilito che l’uomo e la donna sono fatti per l’attrazione e la donazione reciproca. Anche l’anatomia è fatta per l’unione tra un uomo e una donna, è lapalissiano. Tuttavia, essi provano attrazione verso persone dello stesso sesso: è questo prima di ogni altra cosa che genera la sofferenza. Questa dicotomia alcuni di essi la riconoscono e la dichiarano apertamente, altri più o meno consciamente non la riconoscono: in psicologia dinamica si chiama “meccanismo di difesa”, per non avvertire la sofferenza.
E’ vero, Gesù non parla mai degli omosessuali, ma lo fa San Paolo, che nella prima lettera ai Corinzi si esprime così: “non illudetevi: nè immorali, nè idolatri, nè adulteri, nè effeminati, nè sodomiti (…) erediteranno il regno di Dio.”
Per i credenti quella di San Paolo è Parola di Dio. Infatti il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma che “gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati. Sono contrari alla legge naturale. Precludono all’atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarietà affettiva e sessuale.”
Ora mi chiedo: se ci sarà, come pare, una legge contro l’omofobia, chi la pensa così rischia il carcere o solo un’ammenda pecuniaria? Speriamo dunque che la legge si limiti a sanzionare i comportamenti persecutori.
Poi c’è il capitolo riconoscimento dei diritti: posto che è del tutto evidente che le persone omosessuali devono essere grandemente rispettate, anche nella loro libertà di vivere la sessualità come meglio credono, continuo a non capire per quale ragione lo Stato dovrebbe riconoscere le coppie omosessuali in quanto “famiglia” o come la si voglia chiamare.
La Costituzione è chiara al riguardo e le sentenze della Cassazione o dell’Unione Europea — che voi ampiamente citate — non possono certo annullarla. E la ragione del “favor familiae” non si radica nella moralità, ma anzitutto nella ovvia constatazione che la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna — cioè secondo natura — è il nucleo fondamentale della società perchè in essa nascono, vengono allevati ed educati i figli, i cittadini di domani.
Siamo in tanti a chiederci perchè tanta attenzione ai diritti delle coppie di fatto e quasi nessuna per la famiglia con figli.
Perchè l’articolo 31 della Costituzione dopo 65 anni è ancora lettera morta e l’Italia non ha nessuna seria politica familiare?
Perchè molte coppie fingono di separarsi solo perchè hanno scoperto che, avendo figli, conviene economicamente risultare non sposati?
Perchè si fa continuo riferimento alla legislazione europea in tema di diritti degli omosessuali e nessun riferimento alle avanzate politiche pro famiglia con figli di Francia, Germania, Regno Unito e via dicendo?
Perchè non parlate del “suicidio demografico” dell’Italia?
Perchè non fate articoli, inchieste e interviste su tutto questo? Tra l’altro riguarda milioni di famiglie, quelle che forse non sono molto trendy e non tirano sui giornali, ma tirano in silenzio, nella dignitosa fatica quotidiana, l’economia reale e la tenuta sociale del Paese!