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Famiglia con sei figli? Ecco come si fa

Famiglia con sei figli? Ecco come si fa

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Le famiglie numerose? Una benedizione, quando i figli vengono allevati con cura e non lasciati a sè stessi.

«Per quello che capisco – dice il modenese Pierluigi Bonvicini, uno dei responsabili nazionali dell’Associazione Famiglie Numerose – il pontefice invita tutti i genitori a dedicare ai figli un’attenzione assidua e continua. Prima del denaro, i figli hanno bisogno di tempo. E di affetto, se posso dirlo».

Intervista di Saverio Cioce a Pierluigi Bonvicini

Dunque sei figli. Vivete il messaggio del Papa quotidianamente.

«Sono punti fermi. Chi potrebbe essere in disaccordo con chi chiede di accudire una creatura che viene messa al mondo con consapevolezza?»

Poi c’è la realtà di tutti i giorni. Voi come siete organizzati?

«Facciamo di necessità virtù, con serenità e convinzione. Vede, molte persone si chiedono come sia possibile conciliare i tempi della vita pubblica, cioè il lavoro, e quelli per i figli, o come facciamo a far quadrare il bilancio famigliare».

Parliamone

«Intanto per gli alimentari la spesa fissa è di 1500 euro al mese e grazie al Cielo non abbiamo figli che soffrono di malattie particolari, non necessitano di cure. Già questa è una bella fortuna».

Lei e sua moglie lavorate entrambi

«Sì. Lei è insegnante in un liceo, io in banca e ho chiesto tempi più elastici, a parità di orario con i colleghi sia chiaro, per entrate e uscite. Ho trovato molta comprensione e disponibilità. La vita quotidiana? Per noi genitori la sveglia è alle 6.30, i figli si alzano attorno alle 7 e ci si alterna con gli orari per il bagno, la colazione e l’uscita verso la scuola. I grandi vanno per conto loro, per i più piccoli c’è l’accompagnamento: è così da 17 anni».

Ma dove li mettete tutti in macchina?

«Ho un pulmino da nove posti del 2002, va bene così. Se mio figlio va a morosa e gli serve l’auto prende quello».

Vestiti? Telefonini?

«Ci si da una mano, si passano i vestiti quando vanno bene, se no si cambiano e quando finiscono l’uso, se sono ancora buoni: vanno alle associazioni che si occupano di distribuirli a chi ne ha più bisogno. Il cellulare? A 14 anni, da usare con oculatezza».

E poi ci si siede a tavola

«Anche la mattina, certo, oltre che a pranzo e cena. Dai più grandi ai piccoli ognuno ha i suoi compiti per apparecchiare, sparecchiare, caricare la lavastoviglie, svuotarla e riporre tutto in ordine. Dai maglioni ai libri».

Già, scuola e vacanze?

«La scuola è una spesa grossa. Quante alle vacanze ci rivolgiamo come associazione agli esercizi collegati, come per tutti gli acquisti. Se non ci fossero le convenzioni, dove si trova tutto, non faremmo molta strada. Un esempio? Gli alberghi, con rette anche a 18 euro per persona. O i seminari, dove con 10 euro c’è la pensione completa in Sicilia ad esempio, a patto di apparecchiare la tavola e gestirsi da soli le camere. Non manca nulla, ci sono anche gli impianti sportivi».

Fonte: gazzettadimodena.gelocal.it