Un’esponente del PSDI scrive a Il Sole24ore una lettera preoccuata dell’evenienza di un ritorno alla tassa al celibato di fascista memoria, collegandola con l’introduzione del quoziente familiare. “Lui aveva bisogno di tanti soldati” ma la guerra , dice, si vince con la tecnologia. E così la battaglia economica, continua la scrivente, da affrontare con le armi dell’innovazione. In questa ottica, “pochi bambini ben istruiti” (contrapposti ai “tanti bambini con un basso livello di istruzione” ) risulterebbero “più utili” e vincenti.
C’è da farsi venire i brividi: per questa signora i figli sono solo “utili” oppure non devono essere.
La risposta del direttore è pacata e punta sui diritti, noi come ANFN ci permettiamo invece di esprimere la nostra preoccupazione nei confronti di persone che dovrebbero fare politica ma che sembrano non avere nemmeno letto un rapporto ISTAT o un giornale serio (eppure scrive a Il Sole!) : come si fa a dire che il governo favorisce la prolificità? Come, dove, quando? Ce lo dica perchè a noi non risulta…
E poi come fa una “Responsabile regionale laicità e diritti civili Psdi – Torino” a definire “utili” i bambini? A lei sarà tornato in mente Mussolini, a noi tornano in mente le pagine de “Il signore delle Mosche” e il mito nazista della razza perfetta…
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2010-11-15/lettere-063737.shtml?uuid=AYVjLojC
Lettere
Il Sole 24 Ore
Ultimamente si sente parlare del “quoziente familiare”, ossia di sgravi fiscali a sostegno delle famiglie numerose. Viene in mente la “tassa sul celibato”
