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ANFN ADERISCE ALLA CAMPAGNA PER SALVARE ASIA BIBI

ANFN ADERISCE ALLA CAMPAGNA PER SALVARE ASIA BIBI

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Continuano ad arrivare alla redazione le segnalazioni da parte delle famiglie numerose ANFN dell’iniziativa lanciata da TV2000 per salvare la vita a Asia Bibi , la giovane mamma di due bambini che è stata condannata a morte in Pakistan sotto l’accusa di blasfemia. ANFN si fa quindi portavoce della preoccupazione delle famiglie numerose e del loro sconcerto davanti a una così grande e grave violazione dei diritti umani perpertrata a causa della fede e si unisce a tutti “gli uomini di buona volontà” che chiedono la vita per la donna.
Vogliamo credere che possiamo ancora insegnare ai nostri figli che il rispetto e la tolleranza religiosa sono un valore per tutti, per cui batterci pacificamente ma con grande determinazione in un mondo in cui le distanze non sono più un alibi per girare la testa dall’altra parte.

Riportiamo di seguito il testo della campagna di Sat 2000

Salviamo Asia Bibi. TV2000 lancia una campagna di solidarietà

Dal 12 novembre tutte le edizioni dei telegiornali di TV2000 saranno contrassegnate da un logo con la foto di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte in Pakistan con l’accusa di blasfemia. La donna, com’è noto, aveva respinto le pressioni delle sue colleghe perché si convertisse all’Islam e aveva difeso con forza le ragioni della propria fede. Picchiata e poi rinchiusa in carcere per oltre un anno, recentemente è stata condannata alla pena capitale da un tribunale del Punjab.
In vista del passaggio del caso all’Alta Corte è necessaria una grande mobilitazione internazionale in nome della libertà religiosa, con l’obiettivo di salvare la vita e restituire la libertà a questa donna così coraggiosa e di accendere i riflettori dell’opinione pubblica sulle persecuzioni di cui sono vittime in tutto il mondo tanti cristiani a causa della loro fede.
Chi volesse aderire alla campagna può scrivere un messaggio via sms al numero 331.2933554 o all’indirizzo di posta elettronica salviamoasiabibi@tv2000.it
Ma naturalmente l’auspicio è che la campagna si allarghi e che tanti soggetti si mobilitino utilizzando ogni canale utile.


ASIA BIBI


Una prima volta di cui non si sentiva proprio il bisogno.
Asia Bibi è la prima donna che in Pakistan viene condannata a morte per blasfemia. La sua storia la racconta l’agenzia Asia News. 37 anni, madre di due bambini, nel giugno del 2009 Asia era come sempre al lavoro nei campi di Ittanwali, nel Punjab.
Qui è iniziata una discussione con alcune colleghe che cercavano di convincerla a rinunciare al cristianesimo e a convertirsi all’Islam.
Bibi ha difeso la sua fede, parlando di come Gesù sia morto sulle croce per i peccati dell’umanità, chiedendo poi alle altre donne che cosa avesse fatto Maometto per loro.
Questa è stata la frase dello scandalo. A quel punto, Bibi è stata picchiata, rinchiusa in una stanza, una folla ha iniziato a insultare lei e i suoi bambini.
E quindi, su istigazione dei capi religiosi locali, è stata sporta denuncia per blasfemia. Da cui, la condanna a morte.