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DECALOGO PER SOPRAVVIVERE

DECALOGO PER SOPRAVVIVERE

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PRATO.
Mille euro al mese per la spesa. Altrettanti per pagare l’affitto. Sono solo due voci di uscita del bilancio della famiglia Leoni. Una famiglia oversize: babbo, mamma e dieci figli. Che vive stando attenta a non sforare il budget, ma con il sorriso sulle labbra e la felicità nel cuore. Ieri mattina li abbiamo seguiti mentre facevano la spesa settimanale.
Alle 9.30 l’appuntamento è di fronte all’Eurospin in via Cava. Babbo Luca, mamma Annamaria e le due figlie più piccole Margherita e Miriam arrivano a bordo del loro vissuto furgoncino. Si aprono i portelloni laterali e scendono sorridenti per andare a recuperare un carrello della spesa.
«Oggi ce ne basta uno solo – dice babbo Luca – ma di solito ne prendiamo due, perché a fare la spesa andiamo una volta ogni quindici giorni. Ma da quando abbiamo iniziato ad acquistare la carne in una macelleria che si è offerta di farci uno sconto del 30% e la frutta e la verdura il fruttivendolo ce la porta a casa, la spesa settimanale al supermercato si è un po’ alleggerita».
Il carrello spinto dal capofamiglia, gli scaffali presi d’assalto dalle due bimbe, mamma Annamaria a controllare che non arraffino soltanto merendine o caramelle. «Di solito al supermercato ci andiamo da soli o con i figli più grandi – dice Luca Leoni – ma oggi abbiamo fatto uno strappo alla regola. Dobbiamo stare attenti che non facciano troppo le furbe».
Incurante delle parole del babbo, Miriam, che ha 8 anni, allunga la manina e nasconde nel carrello una confezione di salamini. E con l’occhio furbetto, chiede a babbo Luca di non dire niente alla mamma. «Nella nostra famiglia succede esattamente quello che capita agli altri – spiega Annamaria – con la differenza che è tutto moltiplicato. Per fortuna, i nostri figli sono abituati a mangiare di tutto. Quindi anche cucinare e fare la spesa non è un assillo». Un assillo forse no, un costo notevole senza dubbio. «Fino a 4 anni fa spendevamo circa 150 euro alla settimana – continua Luca – ora invece in tutto ne servono almeno 250. Preferiamo il discount dove si risparmia e la qualità è buona». E si va anche a caccia delle migliori offerte. «Si, ma negli ultimi anni le cose sono cambiate – aggiunge babbo Leoni – perché prima con le offerte 3×2 riuscivamo a sfangarla. Oggi invece le offerte non sono più così convenienti».
Ci sono anche tante persone che danno una mano alla superfamiglia Leoni. Quello che non acquistano al supermercato lo prendono al Banco Alimentare, che a Tavola dove vive la famiglia oversize, è presente alla parrocchia. Poi ci sono gli abiti, che vengono passati da sorella a sorella e da fratello a fratello. «In realtà nel nostro paese in tanti ci danno una mano e ci portano gli abiti utilizzati dai loro figli – dicono i Leoni – e quando c’è qualcosa che non va bene per i nostri, li passiamo ai figli di altre famiglie. Quando abbiamo chiesto di partecipare al Banco alimentare, si è attivato un circolo virtuoso perché la parrocchia non aiuta soltanto noi, ma anche altre persone».
Mentre Luca Leoni ci racconta il budget familiare e le difficoltà del carovita e dell’aumento dei prezzi, mamma Annamaria con le due figlie piccole è già alle prese con la spesa: buste di prosciutto cotto, aranciata e coca cola, salamino piccante, olive nere e mozzarella. «Questa sera facciamo la pizza per tutti – spiega – perché non possiamo permetterci di andare a cena fuori. Un chilo di farina infatti basta per tutti». Dopo gli affettati al banco della gastronomia, una fermata anche a quello della macelleria. In offerta ci sono gli hamburger di maiale e il macinato. Due scaffali più in là, ecco la pasta: un sacco di rigatoni da 5 chili, mentre la passata di pomodoro è quella nel barattolo da 2 chili e mezzo. Arrivati in fondo al corridoio, Miriam e Margherita non resistono più. E parte l’assalto alle patatine. La mamma protesta, il babbo nicchia. «Ogni tanto – dice – qualche sfizio alle bambine lo concediamo. Nel nostro carrello non mancano mai un sacchetto di caramelle o uno di patatine. Male non possono fare, anche perché un solo sacchetto diviso tra dieci ragazzi…».
Sfizio che si aggiunge a un altro piccolo vezzo di famiglia: la spesa online. Che è concessa però, soltanto una volta ogni due mesi. Finalmente arriviamo alla cassa. E il conto è anche più basso di quello che babbo e mamma Leoni si aspettavano: 135 euro in totale.

DECALOGO PER SOPRAVVIVERE

Ecco il decalogo della sopravvivenza secondo le indicazioni della famiglia Leoni:
1) Cucinare il più possibile, senza acquistare cibo precotto o già pronto.
2) Utilizzare poco il forno.
3) Utilizzare il phon soltanto una volta a settimana, quando è possibile.
4) Scegliere abbonamenti telefonici per la casa tutto incluso e non chiamare dal fisso i cellulari.
5) Utilizzare i cellulari solo in caso di effettiva necessità e ricaricarli al massimo due volte l’anno.
6) Acquistare vestiti e scarpe solo ai saldi o al mercato.
7) Meglio un maglione in più del riscaldamento. Accenderlo per poco tempo solo la mattina e la sera.
8) Non utilizzare l’asciugatrice per i panni. Mamma Annamaria stende il bucato di tre lavatrici al giorno in soffitta.
9) Risparmiare sui mezzi di trasporto. Babbo Leoni ha un pulmino da nove posti di vent’anni fa e Sara una Panda pagata 1.000 euro.
10) Utilizzare pochi prodotti per pulire la casa ed acquistare detersivi e detergenti non di marca.
Il Tirreno