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Dall’Italia alla Francia…

Dall’Italia alla Francia…

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Carissime famiglie,

poniamo alla vostra attenzione la lettera inviata alla Presidente del Consiglio ed alla Ministra per le pari opportunità e la famiglia, attualmente in carica, da una famiglia che anni fa ha scelto di trasferirsi dall’Italia in Francia, accettando una proposta di lavoro migliore e sapendo che in Francia avrebbero potuto contare su politiche reali di sostegno alla famiglia.

Quanto documentato per molti di noi non è una novità e sicuramente siamo pienamente d’accordo sull’insistere nel proporre la Francia come esempio a cui ispirarsi per quanto riguarda le politiche di sostegno alla famiglia anche in Italia.


 

Gentilissimo Presidente del Consiglio,

Gentilissimo Ministro per le pari opportunità e la famiglia,

Sono un padre di una famiglia con sei figli. La sua elezione ha portato un vento di speranza anche tra gli italiani come me che ormai vivono all’estero, per il suo programma a favore della crescita demografica.

Fino al 2018 ho vissuto in Italia. Il mio stipendio pubblico da medico, anche se unico, ci
permetteva di vivere bene con tre figli. Non avendo una casa in proprietà, avrei voluto
acquistarla. Avrei voluto anche prendere un’auto con più posti, ma ormai quasi non
riuscivamo a risparmiare. In quell’anno ho avuto una proposta di lavoro in Francia, con
condizioni economiche nettamente migliori. Avendo il desiderio di tenere unita ed accrescere la nostra famiglia, io con mia moglie incinta abbiamo deciso di tentare.

Oggi abbiamo sei figli e vorrei contribuire con la nostra esperienza al lavoro che il Suo
Governo sta facendo per incrementare la natalità in Italia.

Parto da due principi generali:

1. Quanto alla mancanza di speranza e coscienza che osserviamo tra la gente rispetto alla procreazione, a mio avviso lo stato deve permettere all’unica istituzione che può educare a questi fini, la Chiesa, di poter agire in questo senso nelle istituzioni statali, scuole ecc, attraverso una reciproca e proficua alleanza. L’atto della procreazione riguarda la realizzazione integrale dell’uomo in quanto creatura fatta a immagine di Dio. Perciò solo un’istituzione custode del sapere integrale sull’uomo può educarlo adeguatamente.

2. Lo stato e la società devono agire rispondendo pienamente alla necessita di presa in carico della famiglia da parte dell’intera società in quanto fondamento e primo motore della stessa, tenendo in conto che il sapere antico circa la procreazione é in gran parte perso nella società.
Le coppie ormai hanno paura a fare anche un solo figlio. Perciò serve pensare a un sistema integrale di sostegno alla famiglia perché possa, quando ha bisogno, essere sostenuta e continuare a crescere.
Per quanto riguarda la Francia, il punto cruciale è il calcolo del quoziente famigliare (QF)
attorno al quale ruota il sistema di sussidi e aiuti dello stato dalla nascita all’università. In
Francia esiste un ente, la CAF (Cassa Allocazioni Famigliari), branca del Sistema di
Sicurezza Sociale, che provvede a ciò. Il QF viene ricalcolato ogni anno e ad ogni
cambiamento della situazione famigliare (nascita ecc).

Di seguito quello che il sistema Francese offre:

1. Aiuto nel periodo perinatale:

– Per preparare la nascita del figlio la CAF versa un premio nascita al settimo mese,
ca 1000 euro.
– Alla nascita del bambino la mamma gode fino a 12 giorni di visite a domicilio da
parte di una ostetrica, a seconda del bisogno, coperte dal sistema sanitario
nazionale. L’ostetrica cura la mamma e il bambino, esegue esami ed analisi.
– Alla nascita di un figlio, la famiglia gode di un anno di tariffe agevolate per la
pulizia della casa in base al QF. La CAF indica delle società accreditate alle quali paga direttamente il proprio contributo. Nel mio caso noi paghiamo 4.5 euro l’ora, tre volte alla settimana per 12 ore totali.

2. Aiuto continuo, scuola, casa, salute, educazione.

– In Francia le tariffe per la scuola, pasti inclusi, sono calcolate in base al QF.
– Alla scuola privata è riconosciuto il ruolo di utilità pubblica. Perciò è lo stato che
paga i professori nelle scuole private per la parte di servizio che è uguale alla
scuola pubblica. Questo riduce notevolmente le rette. In Italia pagavo 4000-5000
euro all’anno per la scuola privata ogni figlio, in Francia 1500-2000 e posso iscriverli tutti e sei.
– La CAF eroga un premio mensile per ogni figlio calcolato in base al QF, oltre gli
altri sussidi. Nel mio caso con 6 figli ricevo ca. 1000 euro mensili.
– Dal terzo figlio esiste la possibilità di avere la carta grandi famiglie che permette
sconti progressivi dal 25 al 75% (dal sesto figlio) sui servizi statali, trasporti,
musei ecc. https://www.carte-familles-nombreuses.gouv.fr/home
– La CAF versa un contributo per l’affitto calcolato in base al QF.
– La CAF e il Sistema Sanitario versano un contributo per l’invalidità calcolato in
base al QF. Questo premio include le persone in coma assistite a domicilio e va
fino a ca. 1600 euro mensili, permettendo a una famiglia di poter sostenere
situazioni simili. Il sistema agevola l’utilizzo di questi soldi per servizi alla
persona sostenuti da società accreditate con personale formato (OSS). Il costo dei
servizi è determinato da un decreto ministeriale per evitare abusi delle società. Nel
mio caso, mio padre riceve 1450 euro per 4 visite al giorno da 30 minuti per
l’igiene personale e i trasferimenti letto – sedia a rotelle per tutti i giorni del mese.
– Lo stato offre la possibilità di mutui agevolati, che coprono il 100% del costo della
casa e della ristrutturazione, senza tasso fino a 200.000 euro e con tasso controllato
per il resto.
– Va da se che per ogni figlio che si fa, aumentano i benefici.
– Il tutto è trasparente, l’informazione si trova dappertutto, e c’è un sito dedicato per
fare le simulazioni dei benefici a cui si ha diritto che è in connessione con
l’equivalente dell’INPS, SSN e dell’Agenzia delle Entrate.
https://www.mesdroitssociaux.gouv.fr/accueil/

Inoltre ci sono una miriade di altri benefici (servizi, materiale, consumi ecc) che partono dal concetto di numero di figli o stato (studente ecc).
Altro punto importante che aggiungerei io è la possibilità di avere un aiuto dal terzo figlio in poi per l’acquisto di auto a sette o nove posti.

La strada è lunga ma i principi possono essere stabiliti.

Cordiali saluti
Zhirajr Mokini Poturljan