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Dalla Corte Costituzionale uno “stop” alla riforma dell’Isee

Dalla Corte Costituzionale uno “stop” alla riforma dell’Isee

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Tutto da rifare per la riforma dell’Isee, a seguito della sentenza 297/2012 della Corte Costituzionale (depositata il 19 dicembre).
La sentenza ha dichiarato l’incostituzionalità dell’art. 5 del Decreto Salva Italia nella parte in cui prevede che in sede di definizione delle modalità attraverso le quali procedere alla Riforma dell’ISEE non sia contemplata la partecipazione della Conferenza unificata Stato-Regioni.
Nell’articolo che potete leggere al seguente link, emergono due considerazioni:
– dove viene scritto che “.. secondo la regione Veneto, la norma agiva in violazione della Costituzione non consentendo la partecipazione degli Enti territoriali alla riassegnazione dei risparmi ottenuti dalle modifiche apportate all’indicatore”, risulta chiaro che la principale motivazione della legge di modifica dell’Isee non sia tanto quella di introdurre dei correttivi di maggiore equità, bensì quella di “fare cassa”;
– viene ora definitivamente meno la motivazione addotta dalla Giunta del Comune di Parma in merito al Quoziente Parma, sospeso perchè sarebbe stata imminente l’introduzione della nuova Isee. Ci auguriamo ora che il Sindaco Pizzarotti prenda atto della incostituzionalità della riforma dell’Isee e proceda con l’immediato ripristino del Quoziente Parma.

Per leggere il testo integrale della sentenza 297/2012, vai al seguente link