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Cristina chiede aiuto

Cristina chiede aiuto

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E’ da qualche settimana che conosciamo Cristina: ci aveva scritto dopo avere letto sul nostro sito la storia della mamma che aveva denunciato a Studio Aperto la sua intenzione di abortire. Cristina si trovava nelle stesse condizioni di quella mamma: un figlio in arrivo e la paura di non farcela.
Abbiamo voluto conoscerla, molti di coloro che hanno saputo della sua vicenda hanno pregato perché la sua fosse una scelta di vita, molti le hanno scritto parole di conforto e di incoraggiamento. Ora Cristina ci chiede un aiuto concreto che non possiamo rifiutare. Anche per lei apriamo una sottoscrizione, con le stesse modalità che hanno contribuito a regalare un po’ di serenità a Giovanna (“Giovanna chiede aiuto”).
Chi volesse aiutare Cristina può inviare la sua offerta sul conto corrente dell’associazione, scrivendo nella causale ” Cristina chiede aiuto”.
c/c 114162 presso Banca Popolare Etica, filiale di Brescia (CIN K, ABI 05018, CAB 11200)(IBAN: IT91K0501811200000000114162) intestato a Ass.ne Naz. Famiglie Numerose,
Grazie, anche a nome di quel piccolino che sentiamo già un po’ figlio nostro

Mi chiamo Cristina, ho 39 anni, mamma di quattro piccoli bambini di 3 anni, 2 anni, 5 mesi e una quarta gravidanza in corso!!
Ho scelto la vita anziche’ abortire, nonostante le difficoltà. Il mio compagno ha una malattia invalidante denominata spondilite anchilosante riconosciuta dall’Asl come 85 % di invalidità, oltretutto lavora ad un Call Center lontano da dove abitiamo 40 km e viene una volta alla settimana a casa perche’ sarebbe troppo onerosa la spesa del viaggio, 80 km tra andata e ritorno. Quindi si e’ trovato una camera in affitto spendendo 150 euro rispetto ai 450 euro che spenderebbe mensilmente tra benzina e autostrada. Guadagna 650 euro al mese lavorando 30 ore settimanali con contratto a progetto.
Ogni volta che torna da noi il sabato, è SEMPRE UNA FESTA!! Il lunedì mattina invece è triste, specialmente per il bambini.
Io sono insegnante ma con tre bambini piccoli e’ dura andare avanti anche perche’ l’ asilo nido ha un costo notevole.
Come insegnante percepisco circa 1400 euro di stipendio, a questi ci devo togliere 380 euro per l’asilo nido dei due bambini e 900 euro di mutuo.
Il Comune mi ha negato il permesso di aprire una struttura per bambini dopo che avevo fatto fare i lavori e preso un prestito di 70.000 euro per 10 anni con rata fissa di 900 euro per ristrutturare l’intero edificio a norma di legge per farne un micro nido. Ora siamo in causa amministrativa. Ho fatto questo investimento per amore dei bambini che rimanevano fuori graduatoria dal Comune e anche per avere qualche entrata in piu’ al mese, avevo già parecchi iscritti ma per una destinazione non compatibile della zona urbanistica non ci hanno più dato il permesso. Quindi al momento mi rimangono dal mio stipendio solo 200 euro al mese per poter mangiare perché lo stipendio del mio compagno lo usiamo per pagare il mutuo della casa dove abitiamo.
Come famiglia non siamo esigenti, compriamo vestiti usati su ebay per poter risparmiare; chiediamo un piccolo aiuto economico anche per non far mangiare quasi sempre la sera latte e biscotti e mi sogno veramente di mangiare una pizza o una fetta di carne con i miei bambini.
Spero che un giorno passata la tempesta possa anch’io aiutare le famiglie associate!
Anche se non potrete aiutarmi, vi ringrazio per l’amicizia a nome anche dei miei bambini. Vi voglio veramente bene, grazie per l’attenzione che mi avete dato leggendo le mie parole!
Cristina e i suoi piccoli.