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Chi vince il futuro: aziende e territori a misura di famiglie

Chi vince il futuro: aziende e territori a misura di famiglie

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In una Napoli ancora estiva si è tenuto lo scorso 20 ottobre il convegno “Chi vince il Futuro: aziende e territori a misura di famiglia”, un evento organizzato dalla Condefederazione Europea delle famiglie numerose e Anfn in collaborazione con il Centro Studi Alexander, Casartigiani e la Camera di Commercio di Napoli.
Il convegno è stato l’opportuniità per affrontare il tema famiglia declinandolo al mondo dell’impresa e dei territori locali, che iniziano a soffrire degli effetti della crisi demografica, anche in Campania.
A ricordarlo è stato Alfredo Caltabiano che ha richiamato l’attenzione sul calo demografico in Italia e sulla ncessità di sostenere le famiglie e i figli che sono la vera ricchezza del paese.
A seguire, Regina Maroncelli, presidente ELFAC, ha sottolineato l’importanza delle reti e del fare rete con tutti gli attori del territorio: i comuni, le aziende , le famiglie, le istituzioni. Il coinvolgimento delle famiglie, ha dichiarato Maroncelli.è la chiave dell successo delle esperienze di certificazioni trentine che l’Associazione famiglie numerose in Italia ed Ellfac in Europa stanno proponendo a comuni e distretti.
Rendere le comunità attrattive e sostenibili è anche compito del terzo settore – ha ricordato Pasquale Antonio Riccio, presidente di Progetto Alfa – con il volontariato che può gettare una ponte e fare rete con le istituzioni e le aziende al fine di aiutare le famiglie nel segno della strada indicata dagli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030.
A spiegare il meccanismo e la valenza della certificazione “family” è stato Luciano Malfer, direttore dell’Agenzia della coesione sociale di Trento, città che anche nel 2023 si ritrova in cima alle classifiche di qualità dell’ambiente urbano. In 10 anni di politiche “family friendly”, le famiglie trentine con tre e più figli sono aumentare del 36% e ormai rappresentano una percentuale superiore a quelle della Francia che pure ga un ottimo livello di natalità Malfer ha quindi evidenziato i risultati ottenuti dalle imprese dopo avere conseguito il Family Audit, la certificazione di welfare familiare e parità di genere erogata dalla Provincia trentina: grazie alle misure di flessibilità e di conciliazione, cresce la produttività e diminuiscono assenteismo e giorni di malattia.
In un’Italia che perde abitanti (-180.000 unità nel 2022, nonostante l’arrivo di 120.000 ucraini, la Campania (che rappresenta il 10% della popolazione Italiana) è la regione italiana che ne ha perso di più, con un secco meno 25.000 nell’anno. A forinire le cifre di un vero e proprio esodo è stato Diodato Pirone, giornalista autore de “La trappola delle culle” che ha moderato l’evento: “I campani rappresentano il 10% degli italiani. “Non si tratta solo di una diminuzione quantitativa delle nascite e di una scarsa attrattività verso gli immigrati (che sono solo il 4% di tutta la popolazione regionale contro l 12,5% dell’Emilia) – ha aggiunto Pirone – La Campania registra anche una forte ripresa dell’emigrazione giovanile, ovvero di molti diplomati e laureati. Questo significa che questo territorio rischia di diventare un gigantesco serbatoio umano delle aree più dinamiche del Paese.”
Rendere i territori amici della famiglia e arginare l’emorragia di giovani è possibile con interventi che rendono più attrattivo il territorio, come ha testimoniato Edi Cicchi, assessore alla famiglia del comune di Perugia, ma anche coinvolgendo le imprese che non a caso il capoluogo umbro ha premiato per avere intarpreso politiche aziendali “amiche della famiglia”. La difficoltà, ha però segnalato Carla Librera, presidente delle donne imprenditrici AIDDA Campania, è per le piccole e medie imprese trovare soluzioni sostenibili per fare fronte ai costi e alle difficoltà organizzative che si presentano in caso di maternità delle dipendenti in settore chiave, dove la sostituzione, anche temporanea, risulta molto complicata. Ma la cura dei rapporti personali e l’attenzione alle necessità familiari dei dipendenti vengono riconosciuti come elementi fondamentali per instaurare un clima sereno e di benessere all’interno delle aziende come testimoniato anche da Katia Langella, mamma e imprenditrice della Lavanderia industriale Langella di Pompei.
Riuscire a  creare un calendario di turni su base settimanale tenendo in considerazione tutte le personali esigenze dei lavoratori rappresenta un lavoro complicato e certosino, ripagato dalla fedeltà dei dipendenti e dall’attrattività dell’impresa dove, ha raccontato con un sorriso la manager campana “tutti vorrebbero venire a lavorare”.
Parlare di famiglia e azienda significa però anche affrontare il tema delle imprese a conduzione familairi, che costituiscono, come ha affermato l’economista Alfredo De Massis in collegamento dall’università di Bolzano, il 90% delle imprese italiane. La cura delle relazioni familiari diventa in questo caso la base per consolidare l’azienda e permettere la sua stessa “sopravvivenza” (e quindi il mantenimento dei posti di lavoro”anche con il passaggio generazionale. Solo 1/3 delle aziende familiari però resiste al passaggio alla seconda generazione, solo il 14% arriva alla terza generazione. Una “moria” che richiede una nuova cultura aziendale e un approccio ancora tutto da approfondire alla luce proprio delle relazioni familiari.
La giornata si è conclusa con gli interventi del sindaco di Roccabascena, comune della Val Caudina che sta intraprendendo il percorso di certificazione “family” su cui punta per il rilancio del territorio e le parole di Raul Sanchez, il Segretario Generale di Elfac giunto da Barcellona per mettere l’accento sulla importanza di aprirsi alla collaborazione internazionale. “Oggi – ha affermato Sanchez – nel Network Europeo ci sono già più di centocinquanta comuni di nove Paesi europei, che mettono al centro le persone e le famiglie. Con un nuovo approccio ai servizi, alla pianificazione urbana, alla mobilità, all’edilizia. Con un grande desiderio di imparare gli uni dagli altri, condividendo le loro buone pratiche, iniziative e risultati; e imparando in occasione di congressi, convegni e vísite di studio. Ma il Network è soprattutto una rete che  lavora mettendo in contatto i comuni, le aziende e le istituzioni del territorio tra loro attraverso vari punti d’incontro, con l’idea di arricchirsi reciprocamente e quindi migliorare le conoscenze e il loro, e nostro, lavoro.”

Non ha deluso l’atteso messaggio che la Ministra per la famiglia la natalità e le pari oppoprtunità Eugenia Roccella ha inviato al convegno “Chi vince il Futuro: territori e aziende a misura di famiglia”, con il sostegno particolare alle famiglie numerose.

A conclusione dell’evento, Rosario Ferrara key manager dell’organismo di studio Alexander che si è occupato della organizzazione del Convegno ha annunciato l’adesione di 25 aziende campane al Network Europeo in qualità di partner.
Un segnale chiaro e forte della volontà di agire sulla realtà locale con un’apertura sull’Europa “puntando” sulla risorsa più preziosa, la famiglia.

 


 

Allegato: Messaggio della Ministra Eugenia Roccella