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ANFN: “iva più bassa per i prodotti per l’infanzia”, un appello al...

ANFN: “iva più bassa per i prodotti per l’infanzia”, un appello al ministro Padoa Schioppa

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Le associazioni delle famiglie numerose europee coordinate dall’ELFAC chiedono ai governi nazionali di intervenire per ridurre a livello di Commissione Europea l’IVA sui prodotti di prima necessità per l’infanzia.
ANFN scrive al Ministro per l’Economia Tommaso Padoa Schioppa di includere pannolini, passeggini, culle nella lista dei beni a cui ridurre l’IVA. C’é tempo fino al 31 ottobre

Illustrissimo Sig. Ministro,
Le scriviamo per invitarLa ad appoggiare la riduzione dell’IVA sui prodotti per l’infanzia (i pannolini, per esempio) in un’azione di sostegno concreto alle famiglie. Come rappresentanti delle famiglie numerose in Italia, crediamo fermamente che l’Unione Europea debba permettere ai governi nazionali di operare le più ampie politiche di sostegno alle famiglie. L’Europa non dovrebbe obbligare i governi nazionali a tassare prodotti di prima necessità per le famiglie, come ad esempio pannolini per bambini, abbigliamento, scarpe, biberon, passeggini, lettini, e servizi per l’assistenza dei bambini, con il più alto livello di IVA.
Sappiamo che in questo periodo a Bruxelles si sta discutendo, presso il Gruppo di Lavoro sulla Tassazione Indiretta, della possibilità di creare una lista di prodotti per i quali i governi nazionali vorrebbero richiedere una diminuzione dell’IVA. I governi nazionali hanno tempo sino al 31 ottobre per sottoporre i loro suggerimenti al Presidente Barroso.
Con questa nostra lettera vogliamo sollecitarLa ad assicurarsi che i prodotti per l’infanzia, come ad esempio i pannolini, siano inclusi in questa lista, perché si faccia portavoce, presso i suoi colleghi ministri, della necessità di dibattere dei prodotti per l’infanzia anche in occasione del Consiglio ECOFIN che si terrà il 13 novembre 2007.
Uno studio recente della Commissione Europea sugli effetti della riduzione dell’Iva sottolinea che una riduzione della tassa su articoli per l’infanzia, come ad esempio i pannolini, non comporta nessun effetto negativo sul mercato interno ma può invece portare un fattivo beneficio alle famiglie. I dati del mercato portoghese dimostrano infatti che, quando il Portogallo ha ridotto la VAT sui pannolini nel 2005, i prezzi dei prodotti sono scesi esattamente dell’equivalente, assestandosi da allora sugli stessi valori.
Nel giugno 2006 la Commissione Europea si è impegnata a produrre una proposta di via libera ai governi nazionali per ridurre l’Iva sui pannolini, un prodotto indispensabile per milioni di famiglie. Allora la Commissione affermò che “la Commissione Europea supporta politiche sociali per le famiglie come parte della risposta UE alla pressante sfida dell’invecchiamento demografico. In questa ottica, la Commissione adotterà gli opportuni passi per creare le basi legali perché sia possibile ridurre la VAT sui pannolini per bambini”. A tutt’oggi però nessuna azione è stata compiuta in questa direzione.
E’ giunto il tempo che i governi nazionali e la Commissione Europea smettano di parlare e inizino ad agire in aiuto alle nostre famiglie ad un livello comunitario.
In questi giorni, semplicemente inserendo nella lista dei prodotti a cui ridurre l’Iva i prodotti per l’infanzia quali culle, passeggini, pannolini, abbigliamento, scarpe, biciclettine, seggiolini per auto, Lei, signor Ministro, potrà dare prova di avere a cuore concretamente le famiglie e le loro difficoltà quotidiane.

Confidando nella sua cortese attenzione, inviamo ossequiosi saluti,

Mario e Egle Sberna, presidente.