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ANFN DENUNCIA CIFRE ALLA MANO: I TICKET SANITARI REGIONE EMILIA ROMAGNA SONO INIQUI

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Ticket sanitari e famiglie numerose: i figli non contano …

I nuovi ticket sanitari sono iniqui: sono necessari interventi e prese di posizione politiche anche a livello locale.
Il nuovo meccanismo di tassazione sanitaria, entrato in vigore da pochi giorni, dimostra come l’ Emilia-Romagna continui a colpire le famiglie, in modo particolare quelle con figli.

Vi faccio un esempio:

C’è una coppia convivente, con un “Lui” che ha un reddito di 36.000 € dunque 1° fascia RE1, poi c’è una “Lei” con un reddito di 36.000 €, 1° fascia anche per lei, tutti e due non avranno alcun aumento di ticket sanitario.
Mica male per quel reddito!

Ma c’è anche una famiglia con un Lui e una Lei, sposati dunque i loro redditi vengono sommati: insieme hanno un reddito di 72.000 €, come i due di prima, essi però sono in 3° fascia, RE3, aumento di ticket 2,00 € a confezione medicinale.

Poi c’è anche un’altra famiglia, con un Lui e una Lei e 4 figli a carico: tutti insieme hanno un reddito di 72.000 €, come quelli di prima, anche se il reddito pro-capite è di soli 12.000 €, sono in 3° fascia, aumento di ticket di 2,00 € a confezione medicinale.

Per le risonanze magnetiche la prima coppia paga un ticket di 36 €, dunque rimane invariato, per le altre due coppie il ticket sale a 50 €.
Volete sapere quanto pagano per l’ulteriore ticket per gli esami specialistici superiori ai 10€?
La prima coppia 0 € (zero), la coppia sposata e la famiglia con figli pagano un ulteriore 5,00 € di ticket…..
Vi sembra giusto?

Eppure è una nuova legge regionale dell’Emilia Romagna, fresca-fresca, e pensare che certi partiti quando sono a Roma invocano il “quoziente familiare”, ma a Bologna…….evidentemente se lo scordano!

In Emilia Romagna è stato usato come parametro di riferimento il “nucleo familiare fiscale” che è un sistema iniquo e ingiusto, perché penalizza in maniera indiscutibile le famiglie numerose, non tenendo conto del numero dei figli che vive con quel reddito, è evidente che vivere in 2 o in 6 con un determinato reddito le cose cambiano, ( ci è arrivato a capirlo anche mio figlio più piccolo!!! ).
Inoltre vengono penalizzate le coppie regolarmente sposate a tutto vantaggio di single e coppie di fatto. Nel caso di coppie separate legalmente o di conviventi, ognuno certifica, infatti, solo il proprio reddito, per tale motivo tutto questo penalizza i nuclei familiari regolari, in presenza di figli le iniquità aumentano, si crea una condizione che incide in modo determinante sul potere d’acquisto del reddito famigliare.
L’associazione Nazionale Famiglie Numerose di Reggio Emilia chiede ai consiglieri regionali reggiani di farsi promotori per revisionare urgentemente la nuova tassa sui medicinali, cercando soluzioni più eque, introducendo un “quoziente familiare” che non penalizzi le famiglie, in Francia lo usano già da 40 anni!!!
La Regione Toscana ha adottato una soluzione, provando ad introdurre il quoziente familiare, qui da noi ultimamente si è parlato di equometro, lo hanno presentato Saccardi e Barbieri, si potrebbe proporre di utilizzarlo quale strumento “equo”?, se si studiano e si elaborano questi strumenti, usiamoli.
Chiediamo che anche i politici locali, la Provincia, il Sindaco si attivino nei confronti della Regione, con proposte di mozione per sensibilizzare i consiglieri, affinché si modifichi il parametro e si passi all’utilizzo di strumenti più giusti, utilizzando criteri di equità, necessari quando si interviene in ambito familiare e sanitario.

Luigi Picchi
Associazione Nazionale Famiglie Numerose
3489108920