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Anche dal Trentino Alto Adige si chiede un bonus pensione per le...

Anche dal Trentino Alto Adige si chiede un bonus pensione per le mamme lavoratrici

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Che la richiesta di un bonus di 3 anni ai fini pensionistici per ogni figlio nato, a beneficio delle mamme lavoratrici, da sempre portata avanti da ANFN e ribadita recentemente nella campagna “Adeso Basta!!!” di Roma, non fosse un nostro “pallino”, una rivendicazione da lobby, lo sapevamo. Ma è con grande piacere che possiamo dimostrare che altre forze, associative e politiche, stanno lavorando in questa direzione: in Trentino Altoadige il Movimento Femminile del P.A.T.T., coordinato dalla consigliera provinciale e regionale Caterina Dominici, in collaborazione con il movimento femminile della S.V.P., coordinato dall’assessora regionale Martha Stocker, (ideatrice della petizione) hanno aperto una petizione per chiedere un bonus per le mamme: “Le donne,” si legge sul sito www.caterinadominici.it, ” tuttora, percepiscono una pensione che corrisponde alla metà dell’importo medio di quella degli uomini. E questo per le interruzioni dell’attività lavorativa dovute alla cura dei figli o all’assistenza dei familiari anziani o diversamente abili, per la quasi impossibilità di prestazioni di lavoro straordinario, per i part-time più o meno lunghi, per l’occupazione in settori caratterizzati da basse retribuzioni e per le discriminazioni negli avanzamenti di carriera, dovuti anche alle assenze per maternità o alla scarsa disponibilità di tempo, di mobilità, di partecipazione a formazione ecc …
Questi e altri fattori determinano l’importo di pensione basso.”

Insomma, come ribadito ampiamente da ANFN, la misura del bonus pensione è prima di tutto una misura di equità e di giustizia. e ANFN non può che essere felice di vedere che altre forze
politiche e altre realtà hanno capito la giustezza e la bontà di un provvedimento simile,
al di là del numero di anni. L’importante è faresentire la voce della base a chi siede nel Parlamento, l’importante è fare in modo che le misure
restrittive che il Governo sta prendendo in tema di previdenza lo costringano
in un certo senso, per controbilanciare, ad adottare meccanismi che tutelino
la donna e la sua funzione sociale.