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AGOSTO, FAMIGLIA MIA NON TI CONOSCO…

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Dal governo solo spiccioli e promesse a famiglie

www.apcom.net/newspolitica/20090825_200424_c564d3_69127.html

Vasta eco dell’editoriale di famiglia Cristiana che denuncia quanto poco si stia facendo per le famiglie (e in particolare per le famiglie numerose) in Italia. http://www.sanpaolo.org/fc/0935fc/0935fc03.htm
Mentre il settimanale ripropone con forza il tema del quoziente familiare, ben più pressante e caldo da discussioni da ombrellone sull’inno nazionale ANFn chiede ai ministri un incontro prima che le decisioni sulla finanziaria vengano prese senza pensare alle famiglie.

Roma, 25 ago. (Apcom) – Le famiglie rappresentano “il vero volano
dell’economia, la prima e fondamentale risorsa di un Paese”, ma “l’Italia si ostina a ignorare l’evidenza dei fatti e a disattendere l’articolo 31 della Costituzione, che recita: ‘La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose'”. Lo scrive Famiglia cristiana in un editoriale visibile sulla pagina web del settimanale, nel quale si rileva: “La presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, promuove il Governo, che alle aziende ha dato ‘soldi veri’. Vorremmo poter dire anche noi lo stesso, ma alle famiglie, per il momento, la politica ha riservato solo spiccioli e promesse”. “Torna quindi sempre più d’attualità il tema del ‘quoziente familiare’ che – a differenza di quanto avviene in Italia, dove la tassazione ha una base individuale, che, a parità di reddito, penalizza le famiglie monoreddito e quelle con figli a carico – comporta l’applicazione dell’imposta sul reddito all’insieme dei redditi dei membri della ‘famiglia fiscale’, composta dal contribuente, dal coniuge, dai suoi figli minorenni e dalle persone invalide conviventi”, si legge nell’editoriale. “L’introduzione del ‘quoziente familiare’, sia pure ‘graduale e progressiva’, era prevista nel programma elettorale del Centrodestra. Ma, evidentemente, le politiche familiari non sono una priorità della nostra agenda politica: nel Documento di programmazione economico-finanziaria (Dpef) per il 2009-2013 non una sola riga viene spesa per rispettare questo impegno. A chi sostiene che l’attuale situazione economica non lo permette, la risposta viene da Francia e Germania, che grazie anche alle loro politiche familiari stanno avviandosi prima e meglio di noi a uscire dalla crisi”, aggiunge Famiglia Cristiana, ricordando: “La torrida estate che volge al termine ha visto la politica alle prese con l’inno di Mameli e il dialetto. Nessuno, a eccezione dell’Udc che ha raccolto sulle spiagge le firme a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare per l’introduzione del ‘quoziente familiare’, ha avuto tempo e voglia di pensare alle famiglie”.