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Christian da Termoli a Londra

Christian da Termoli a Londra

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Molla tutto per la cucina della ’Scheggia’: Christian nel super-grattacielo

Ha lasciato una famiglia numerosa formata da sei figli per mettersi in gioco cambiando totalmente vita. Christian Farinelli, 19 anni, si è diplomato all’Istituto Alberghiero di Termoli e dopo diverse esperienze di alternanza scuola-lavoro ha deciso di mollare tutto e trasferirsi a Londra. Qui ha inviato il curriculum ed è stato assunto come aiuto cuoco al prestigioso ristorante Oblix che si trova nel grattacielo più alto dell’Unione Europea, The Shard progettato da Renzo Piano. Da cinque mesi lavora e si è integrato in una realtà dove ci sono molti italiani tra i quali alcuni molisani. Fondamentale la formazione offerta dalla scuola superiore. Che consiglio si sente di dare a giovani come lui o ad altri ragazzi che cercano lavoro? «Di non avere paura di lasciare tutto e le comodità perché se parti inizi una nuova vita, una vita che costruisci e diventa la tua, te la sei creata tu. Tutto questo aumenta l’autostima, aiuta a credere in se stessi, ad essere responsabili, autonomi e forti per gestire ogni situazione».

Lo Shard London Bridge (chiamato anche Shard of Glass, La Scheggia in italiano) è stato inaugurato il 5 luglio 2012. Con i suoi 310 metri d’altezza è il più alto grattacielo dell’Unione Europea ed è stato progettato dall’architetto Renzo Piano. La megastruttura ospita anche un ristorante dove non è facile trovare un tavolo libero, data la vista spettacolare e la qualità della cucina. Qui, a ridosso della City, il quartiere degli affari londinese, da quasi cinque mesi lavora come aiuto cuoco un giovanissimo professionista termolese. Si chiama Christian Farinelli, 19 anni, e l’anno scorso si è diplomato all’Istituto Alberghiero ‘Federico Di Svevia’. Per lui si sono aperte le porte, anzi, le cucine dell’Oblix, il prestigioso ristorante che si trova all’interno del grattacielo. Una scelta di cambiamento, una sfida per il futuro, maturata da un ragazzo volenteroso che già sfoggia un english style con tanto di borsalino in testa. Lui, che ha avuto il coraggio di lasciare una famiglia numerosa formata da sei figli: Luigi, Maria, Denise Estella, Isabella e Anastasia coccolati dai genitori Enzo e Rossella.

«Una famiglia numerosa è molto bella – spiega Christian – c’è sempre qualcuno con cui parlare, giocare, divertirsi e confrontarsi su tante cose. Se vogliamo giocare a tombola di certo non manca la compagnia. Siamo un gruppo affiatato e voglio molto bene ai miei fratelli e ai miei genitori. Maturare la scelta di partire rispetto a un ambiente così accogliente non è stato facile, soprattutto con una mamma così presente e un papà così giocherellone». Il giovane chef ha studiato all’Alberghiero di Termoli guidato dalla preside, Maria Chimisso, che ancora una volta si conferma una scuola validissima per chi vuole investire su un futuro lavorativo e sulla crescita professionale in un settore che non muore mai. «E’ una scuola organizzata molto bene – osserva Christian Farinelli – i professori sono competenti e disponibili, c’è una grande alternanza scuola-lavoro e se vuoi crescere ci sono tante opportunità, sono felice di averla frequentata». La passione per la cucina? «Beh, è arrivata gradualmente anche se ogni tanto mi piaceva preparare pasta al pomodoro sempre al dente, la pasta frolla per sfornare una crostata e tanti pop corn in padella per la mia famiglia».
A far scattare la «molla» del viaggio che ti cambia la vita sono stati due docenti dell’Alberghiero. «Lo chef Maurizio Santilli mi ha dato la spinta per credere in quello che facevo facendomi partecipare, così come altri ragazzi, a numerosi eventi organizzati anche dalle associazioni per fare pratica e conoscere i segreti del mestiere. La decisione definitiva di partire per Londra è stata frutto dei consigli del professore di Economia, Angelo D’Amicoantonio, che mi ha seguito con disponibilità». Christian definisce la sua decisione «una scelta che apre le porte al futuro dopo varie esperienze nei ristoranti e i locali della zona dove ha acquisito maggiore padronanza nella preparazione dei piatti a base di pesce come l’orata in crosta di sale, gli antipasti più elaborati e ha provato anche a preparare il brodetto termolese riconoscendo la complessità della preparazione che non è affatto scontata». Papà Enzo e mamma Rossella non esitano a dire che «lo spaghetto allo scoglio preparato dal figlio è spettacolare». Ma ora l’ambiente è cambiato, e il panorama non offre sabbia e acqua cristallina ma è quello del Tower Bridge.

«Volevo imparare la lingua inglese e apprendere la cucina internazionale, come in una realtà così multiculturale si preparano i piatti rispetto allo stile italiano». Ma chi lo ha raccomandato? «Nessuno – spiega Christian – ho inviato il curriculum in inglese tramite un’agenzia che si occupa di reclutare personale nel settore della ristorazione. Mi hanno chiamato dal ristorante Oblix per un colloquio e io ho subito prenotato il biglietto per partecipare alla selezione davanti al capocuoco.
Credo che fondamentale è stata l’esperienza lavorativa affiancata allo studio. Mi hanno chiesto se volevo entrare a far parte della loro ‘brigata’ e chiaramente ho risposto: I like it, mi piace». Le condizioni sono appetibili: cinque giorni lavorativi a settimana per circa mille e quattrocento sterline al mese che corrispondono a quasi duemila euro. Il giovane vive in una casa nella zona due di Londra, quindi nemmeno tanto distante dal centro, e paga seicento sterline al mese spese incluse. Altre cento sterline se ne vanno per i trasporti. Circa mille euro restano in tasca a seconda delle altre eventuali spese da sostenere.

«Mi manca la mia famiglia – spiega Christian – ma mi trovo bene. In cucina mi hanno accolto senza alcuna diffidenza, anzi, ci sono moltissimi italiani tra la sala e la cucina. In totale ci sono una sessantina di cuochi e ci sono anche altri molisani. L’ambiente mi piace. Per quanto riguarda il tempo libero Londra offre di tutto se vuoi fare qualsiasi cosa puoi farla. Sento la mancanza di casa e degli amici ma in Inghilterra sto conoscendo altre persone e piano piano prendo contatti e creo relazioni». Insomma, si può fare. Che consiglio si sente di dare a giovani come lui o ad altri ragazzi che cercano lavoro? «Di non avere paura di lasciare tutto e le comodità perché se parti inizi una nuova vita, una vita che costruisci e diventa la tua, te la sei creata tu. Tutto questo aumenta l’autostima, aiuta a credere in se stessi, ad essere responsabili, autonomi e forti per gestire ogni situazione». Per lui sarà una Pasqua al lavoro dopo due settimane di vacanza a Termoli insieme alla sua famiglia. Christian pensa di restare a Londra per lavoro perché non vede opportunità in Italia. Per il resto – dice – «non so se vorrò formare anche io una famiglia numerosa perché facendo questo lavoro non so se potrò dare attenzioni a tanti figli ma affido tutto a Dio, sono molto credente. Auguro ai miei genitori, alle mie sorelle, ai miei fratelli e a tutte le famiglie una Pasqua di serenità, pace e amore».

Fonte: primonumero.it di Fabrizio Occhionero