Gli auguri ad Anfn per i suoi primi venti anni di vita arrivano anche da Luigi Picchi (61 anni geometra, libero professionista) e Maria Teresa Ferrari (62 anni interprete), di Sant’Ilario d’Enza (Reggio Emilia). Hanno ancora in tasca la tessera associativa numero 8, dunque sono stati tra i primissimi ad iscriversi in un’associazione a cui, in questi anni, si sono iscritte 27mila famiglie.
Alla prima assemblea si presentarono «con i figli Tommaso, GianMaria, Benedetto e Giorgio, che all’epoca avevano rispettivamente 16, 12, 8 e 4 anni. Dopo 4 maschi finalmente sono arrivate anche le femminucce: per ora due nipotine e un nipotino».
Il racconto di Luigi: «Una domenica mattina avevo letto su Avvenire un trafiletto in cui si riferiva che si voleva istituire un’associazione di famiglie numerose. Ne rimasi colpito!! Pochi giorni prima ero andato ad iscrivere il terzo figlio alla società di calcio… il primo era già iscritto al calcio, il secondo al basket, avevo chiesto se ci fosse stata la possibilità di usufruire di uno sconto, avendo tre figli iscritti nella stessa società: mi risposero che lo sconto sarebbe stato applicato se fossero stati iscritti nella stessa squadra (potrà mai un bambino di 8 anni giocare con quelli di 16?) Rimasi deluso e abbastanza …seccato.
Decisi di contattare quel signore di Brescia di cui parlava il quotidiano. Cercai, cercai finchè trovai il contatto, gli telefonai e lui mi invitò con tutta la mia famiglia a casa sua perchè il sabato (o domenica) successivo si sarebbero riuniti per costituire l’associazione. Gli chiesi dove ci avrebbe ospitato, mi disse che avremmo potuto dormire a casa loro. Chiesi: “Ma avete posto?” mi rispose che avremmo potuto dormire nei loro letti e che loro si sarebbero arrangiati…. Ringraziai, ma declinai l’invito. Dentro di me pensai: “questi devono essere un po’ matti” …Una sensazione che trovò conferma anche nel tempo, ma ormai noi eravamo dentro…. Diventai coordinatore della provincia di Reggio Emilia e senza volere divenni ricercatore di news sulle famiglie numerose».
Cosa ha significato per voi appartenere ad Anfn? «È stato utile, ci ha dato una maggiore consapevolezza del nostro essere famiglia, è stato un momento di crescita famigliare e personale, di apertura agli altri: alle famiglie più bisognose, alle persone di estrazione culturale, sociale, politica diversa. Con tutti abbiamo trovato molti punti in comune. A volte sono stato “colpito dal fuoco amico”, ma è stato comunque fortificante e gratificante. E’ stata una bella esperienza, la ripeterei volentieri».
Il messaggio finale: «Grazie a tutti, a quelli della prima ora e a quelli dell’ultima ora (che sono quelli che fanno più fatica)».
Alla prima assemblea si presentarono «con i figli Tommaso, GianMaria, Benedetto e Giorgio, che all’epoca avevano rispettivamente 16, 12, 8 e 4 anni. Dopo 4 maschi finalmente sono arrivate anche le femminucce: per ora due nipotine e un nipotino».
Il racconto di Luigi: «Una domenica mattina avevo letto su Avvenire un trafiletto in cui si riferiva che si voleva istituire un’associazione di famiglie numerose. Ne rimasi colpito!! Pochi giorni prima ero andato ad iscrivere il terzo figlio alla società di calcio… il primo era già iscritto al calcio, il secondo al basket, avevo chiesto se ci fosse stata la possibilità di usufruire di uno sconto, avendo tre figli iscritti nella stessa società: mi risposero che lo sconto sarebbe stato applicato se fossero stati iscritti nella stessa squadra (potrà mai un bambino di 8 anni giocare con quelli di 16?) Rimasi deluso e abbastanza …seccato.
Decisi di contattare quel signore di Brescia di cui parlava il quotidiano. Cercai, cercai finchè trovai il contatto, gli telefonai e lui mi invitò con tutta la mia famiglia a casa sua perchè il sabato (o domenica) successivo si sarebbero riuniti per costituire l’associazione. Gli chiesi dove ci avrebbe ospitato, mi disse che avremmo potuto dormire a casa loro. Chiesi: “Ma avete posto?” mi rispose che avremmo potuto dormire nei loro letti e che loro si sarebbero arrangiati…. Ringraziai, ma declinai l’invito. Dentro di me pensai: “questi devono essere un po’ matti” …Una sensazione che trovò conferma anche nel tempo, ma ormai noi eravamo dentro…. Diventai coordinatore della provincia di Reggio Emilia e senza volere divenni ricercatore di news sulle famiglie numerose».
Cosa ha significato per voi appartenere ad Anfn? «È stato utile, ci ha dato una maggiore consapevolezza del nostro essere famiglia, è stato un momento di crescita famigliare e personale, di apertura agli altri: alle famiglie più bisognose, alle persone di estrazione culturale, sociale, politica diversa. Con tutti abbiamo trovato molti punti in comune. A volte sono stato “colpito dal fuoco amico”, ma è stato comunque fortificante e gratificante. E’ stata una bella esperienza, la ripeterei volentieri».
Il messaggio finale: «Grazie a tutti, a quelli della prima ora e a quelli dell’ultima ora (che sono quelli che fanno più fatica)».
Per molti anni Luigi è stato un “segugio” nel cercare notizie/informazioni utili alle famiglie, le famose “Picchi News”, pubblicate regolarmente sul nostro sito e su Test positivo.