E’ stato assegnato questa sera all’Olimpia Resort di Marina di Ascea il premio che ANFN – l’associazione che raduna le famiglie numerose d’Italia – riserva alla migliore tesi di laurea su temi rilevanti per la famiglia.
La giuria – composta da tre famiglie numerose, un rappresentante del Forum nazionale delle associazioni familiari, uno del Cisf, un docente del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II e dal giornalista di Avvenire Luciano Moia – ha letto in queste settimane i lavori pervenuti da otto università (pubbliche e private) dislocate un po’ in tutta Italia. Si tratta di tesi di laurea triennale o magistrale, discusse in dipartimenti di diverse discipline (Psicologia, Scienze sociali, Scienze dell’educazione, Bioetica, Economia), che affrontano i temi dell’affido, del cyberbullismo, della conciliazione famiglia-lavoro, delle cure palliative, della detenzione ed altro ancora.
«Contenuti interessanti e preziosi – spiegano Cinzia e Gian Marco Campeotto, mamma e papà di famiglia numerosa e coordinatori dell’iniziativa – che serviranno, peraltro, come supporto scientifico alla elaborazione culturale che ANFN sta portando avanti su mille fronti. E che dimostrano come le dinamiche e la vita familiare possono essere approfonditi con la lente d’ingrandimento anche di più discipline insieme.
Quest’anno sono state premiate le tesi «Curare fino alla fine» di Giacomo Salza e «Padri dietro le sbarre: la genitorialità in carcere come occasione rieducativa» di Grazia Stefanuto.
Alfio Spitaleri