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Storie di una mamma

Storie di una mamma

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Cristina, inviata al forum, che ben rispecchia sentimenti e valori che condividiamo.

Sono la mamma di tre bambini dai 7+ ai quasi 3 anni. E di altri tre che sono già in Paradiso senza avere visto questo mondo. Ho studiato, mi sono laureata in ingegneria. Poi mi sono sposata (e quì perdo punti, secondo la signora in questione!). Ho lavorato a tempo pieno fino alla nascita del mio primogenito uscendo alle sette del mattino di casa e rientrandoci quasi alle 21 (e questo è un attentato al matrimonio!). Sono rientrata mio malgrado al lavoro dopo tutto il tempo utile per il congedo post maternità, ma riducendo a part time la mia giornata (il che voleva dire concentrare in 4 ore quello che gli altri facevano in 8, senza quasi nemmeno il tempo di andare in bagno, pensare anche fuori ufficio alle soluzioni dei problemi urgenti, sentendomi dire che non c’ero mai perchè non uscivo dall’ufficio alle nove di sera dopo settecento pause caffè e simili…). Alla nascita del terzo bambino ho detto BASTA.
Ho scelto di stare a casa. Di spendere oculatamente i nostri soldi, di fare qualche chilometro in più per fare la spesa nei posti giusti (invece di farmi rapinare al super arraffando quel che capita al sabato mattina…), di vestire i miei figli con abiti smessi da altri (e loro ne sono orgogliosi e contentissimi, perchè sono cose di chi gli vuole bene). MA DI AVERE TEMPO PER AMARE MIO MARITO, I MIEI FIGLI E ME STESSA E CONSUMARE LE MIE ENERGIE PER FORMARE PERSONE SOLIDE E CORAGGIOSE, CHE AMANO LA VITA E NON HANNO PAURA DELLA FATICA E DEI SACRIFICI CHE SONO NECESSARI AL VIVERE.
I miei studi li metto al servizio della casa, che ha sembre bisogno di qualche sistemazione ingegnosa e costosa (con mio figlio grande ieri abbiamo costruito un armadio…).
L’unico punto di fatica è stato chiedere a mio marito di sostenermi moralmente, ridandomi giorno per giorno la certezza che sto facendo un LAVORO IMPORTANTISSIMO, dato che oggi nessuno lo riconosce a livello pubblico. RICORDATEVELO QUESTO, mariti amatissimi. E noi ci ricorderemo di dirvi sempre che voi siete fondamentali per il nostro compito, di dirvi (come diceva Peguy), che il PADRE in questo nostro mondo E’ IL VERO AVVENTURIERO, che osa sfidare il mondo e dire qual’è il vero valore delle cose, sacrificando magari anche il suo amor proprio per un lavoro sicuro ma magari non proprio appassionante.

IL PROBLEMA NON E’ POLITICO, MA CULTURALE. Siamo in un mondo che ha paura del futuro, ha paura dei bambini perchè non sa cosa vale la vita e cosa rispondere alle loro domande di senso (Vedi il ‘Ma sono tutti suoi?’ E’ vero. Quando ne hai uno ti dicono ‘che carino…’ Se ne hai due ‘Che bello, ha fatto la coppia, ora è a posto…’ Se ne hai di più sei matto o al più inesperto dei metodi anticoncezionali!). E SIAMO IN UN MONDO CHE HA PAURA DELLA DIFFERENZA TRA UOMO E DONNA, per cui tutto è interscambiabile, e noi donne dobbiamo volere per noi quella vita schifosa cui aspirano gli uomini cosiddetti di successo (pelo sullo stomaco e coltellate nella schiena, amorazzi spensierati e nessun obbligo verso nessuno). IN UN MONDO CHE ODIA LA FAMIGLIA, perchè forma uomini liberi e non succubi del potere, CHE VUOLE I NOSTRI FIGLI PER RIEMPIRCI GLI ASILI E TIRARLI SU COME CREDE, neutri cittadini domati e non uomini e donne che cercano la verità e la bellezza della loro vita e costruiscono un mondo dove tutti possano realizzare il loro proprio personale compito.
Abbiamo pochi soldi, perchè in questo paese i figli non sono considerati un bene per tutti, e perchè non ho intenzione di ‘vendere’ mio marito all’ufficio 24 ore al giorno per 5 o più giorni alla setttimana, ma l’unico nostro impegno economico liberamente assunto ed irrinunciabile è per la SCUOLA, che abbiamo selezionato con cura in modo che sia un ambiente dove viene favorita la crescita umana di ciascuno, secondo le sue personali caratteristiche e potenzialità, perchè le doti di ciascuno non sono un mezzo per fare ‘grana’ e successo, ma per essere utili agli altri. LA BATTAGLIA CULTURALE SULLA SCUOLA E SULLA LIBERTA’ DI EDUCAZIONE E’ OGGI PIU’ CHE MAI NECESSARIA per sradicare questa mentalità culturale prima che politica, che ci vuole uguali, schiavi del soldo e assenti in famiglia (e poi, ma quale famiglia?).

Grazie per questo sito, è un importante sostegno.
E comunque…’business is business’ ma quando arriverà il giorno del Giudizio Universale…si vedrà cosa contava veramente!

Un caro saluto, Cristina