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SE NON SUPERIAMO MALTHUS

SE NON SUPERIAMO MALTHUS

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C’é un inquietante contrasto tra l’editoriale comparso in questi giorni sul Corriere della sera(“La coperta é più corta, fame e demografia” di Giovanni Sartori) e l’articolo principale “Birmania devastata, 10 mila morti”.
Da un lato la notizia dell’ennesima tragedia che ha colpito l’Oriente, dall’altro il parere del famoso politologo che per risolvere i problemi della fame invoca un calo delle nascite planetario.
“Quando la coperta é sempre più corta” scrive Sartori con forse involontario cinismo,” l’unica soluzione é di ridurre il numero di chi ne deve essere coperto e protetto.In attesa ogni egoismo é sacro, e cioé il diritto di sopravvivere é uguale per tutti”.
Definire “egoismo” il diritto di vivere ci sconcerta e le parole di Sartori rimbombano di echi lontani e allarmanti: la coperta é corta, non basta per tutti, decidiamo (noi Occidentali avanzati e lungimiranti) chi può essere protetto e coperto e chi no.
Opinioni che abbiamo già sentito, che stonano in modo particolare leggendo solo poche righe più in là.10 mila morti: un “bel” disastro e 10 mila bocche da sfamare in meno.
Oltre al cinismo (ripetiamo: sicuramente involontario) colpisce comunque che, malgrado l’allarme “calo demografico” in Italia come in Austria o Germania e nella quasi totalità dell’ Europa, malgrado i chiari segnali di crisi economica (ma il prof. Campiglio non lo ascolta nessuno?) sociale e culturale che ne derivano, nonostante le teorie malthusiane sulla sovrappopolazione siano state puntualmente contraddette e ampiamente superate l’opinione dell’Intellighentia (e con essa, ahimé la politica) sia rimasta ferma alla riduzione delle nascite come unica soluzione ai problemi della Terra. Eppure, se non riusciamo a superare Malthus, tragedie come quella birmana lasceranno l’umanità senza speranza. Perché senza figli non c’é speranza, non c’é futuro.

http://archiviostorico.corriere.it/2008/maggio/06/COPERTA_PIU_CORTA_co_9_080506053.shtml